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Che fine hanno fatto i “Campioni” del Cervia? Ecco i 5 più noti

Dai ‘bomber tronisti’ al laureato in Economia esperto di web marketing: cinque storie di ex protagonisti del reality ambientato nel mondo del calcio.
A cura di Salvatore Parente
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Nel settembre del 2004 il mondo della tv italiana ha subito un profondo scossone, nasceva infatti uno dei programmi destinati a restare nell’immaginario collettivo dei tifosi di tutta Italia: “Campioni, il sogno”. Quell’anno i segreti dello spogliatoio, la sacralità dei discorsi del tecnico, le simpatie e le antipatie fra calciatori venivano scoperchiati come una vaso di Pandora e gettati in pasto agli spettatori. Il Cervia, la piccola compagine emiliana di Eccellenza diventava la squadra più seguita d’Italia ed il sabato, il giorno prima della “partitissima”, il televoto avrebbe sconvolto le decisioni del mister (l’icona fumantina Ciccio Graziani) con ben 3 calciatori su 11 decisi dagli spettatori da casa.

Un’avventura straordinaria che portò fortuna a molti protagonisti, fra i quali la bella Ilaria D’Amico che, come prima da conduttrice in un programma sportivo, fece l’esperienza giusta che l’avrebbe poi condotta a Sky col suo “Sky Calcio Show”, e la promozione, dopo 35 anni in Serie D del Cervia composto da tutti Carneadi svincolati. A distanza di oltre 12 anni da quella trasmissione tanto amata vediamo che fine hanno fatto i calciatori più cari e seguiti dal grande pubblico nostrano.

Dal campo a Tronisti e a C'è Posta per te

Giorgio Alfieri, Giovanni Conversano, Emanuele Morelli, Gianfranco Apicerni e Sossio Aruta sono stati scelti tra i tronisti di “Uomini e donne“ rispettivamente nel 2006 (Alfieri), nel 2008 (Conversano e Morelli), nel 2011 (Apicerni) e nel 2015 (Aruta). Apicerni inoltre ha partecipato al programma “C'è posta per te” in qualità di postino. Matteo Domeniconi, invece, nella stagione 2010-2011 è stato l'allenatore del Cervia.

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Da professionista in A al Cervia, la storia di Ricci

Il capitano e fiero condottiero della retroguardia gialloblù, peraltro calciatore di grande spessore anche prima dell’esperienza televisiva in Serie A e B con compagini importanti come Ancona, Cesena e Bari, dopo la promozione in D con la squadra emiliana, ha continuato a calcare i campi dilettantistici della regione con Baracca Lugo, Giacomense, Loops Ribelle e, di nuovo, Cervia. Ricci poi, nel 2010, approda, come fatto anche da icone del football come Tommasi, Aldair ed il “Condor” Agostini, a San Marino col club del La Fiorita col quale giocò 13 partite prima di appendere definitivamente le scarpe al chiodo. Dopo il ritiro, il ravennate è rimasto nel mondo del pallone diventando, Direttore Sportivo prima della Imolese nel 2011, club di proprietà di un altro ex di Campioni, ovvero: Lorenzo Spagnoli e poi del Castel del Rio nel 2014.

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Dall’Italia al Porto Rico passando per gli States, Arrieta

Fra quelli che invece hanno avuto maggior successo dopo il programma televisivo di Mediaset, troviamo Cristian Arrieta uno dei vincitori della prima edizione insieme a Fabio Borriello e Lorenzo Spagnoli. Il difensore nato ad Orlando in Florida che aveva già vissuto esperienze in C2 con Alessandria e Ivrea già prima della trasmissione, infatti, dopo il 2005 è stato ingaggiato dal Lecco in C1 e poi, l’anno successivo, nel 2006, dal Lecce in Serie B. Con la compagine salentina, 7 presenze totali in Cadetteria che gli consentono di farsi notare all’estero e, precisamente, in Porto Rico quando, i Puerto Rico Islanders nella seconda lega professionistica americana della United Soccer Leagues lo ingaggiano per due anni (17 reti in 54 partite) dove gioca anche la Concacaf Champions League.

Poi, conclude la sua esperienza nordamericana con Philadelphia Union (16 presenze totali) in MLS e con i Fort Lauderdale Strikers (1 rete in 16 apparizioni) nella NASL, non prima di esordire dopo la naturalizzazione, con la nazionale di Porto Rico con 22 match totali disputati. Nel 2013 Arrieta torna in Italia, dove ha giocato un anno in Promozione mentre, nel febbraio del 2015 partecipa al Torneo di Viareggio nella sua nuova veste, quella dell'allenatore della Primavera del New York Liac.

Arrieta

Gullo fra autogol, lacrime e curriculum fasulli

Il difensore centrale Gullo, quello, per intenderci, delle lacrime dopo un clamoroso autogol e del fasullo curriculum nel quale il ragazzo scriveva di aver militato nel Basilea e affrontato Del Piero e la Juventus ai preliminari di Champions League, dopo l’altalenante annata nel reality ha abbandonato il calcio diventando, in poco tempo, un opinionista televisivo su reti private lombarde.

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Dal calcio all’alta Finanza, la storia di Federico Maggini

Toscanaccio doc dai piedi buoni Federico Maggini, dopo aver assaporato i suoi 15 minuti di notorietà tanto decantati dall’artista della Pop Art Andy Warhol proprio nel programma della D’Amico alla tenera età di 17 anni, ha abbandonato immediatamente il calcio per la sua seconda passione: la finanza. E sì perché l’aretino appesi gli scarpini al chiodo, si è laureato in Economia a Firenze per poi specializzarsi in Finanza Quantitativa all’università di Roma Tor Vergata col massimo dei voti. Di qui, il viaggio in Inghilterra, il lavoro nella Bank of Scotland, il ritorno in Italia e la nascita di una sua Startup nel web marketing.

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Cristian Giuffrida, una vita in D

A chiudere questa selezione dei talenti che si sono costruiti una strada diversa dal calcio, troviamo Cristian Giuffrida. L’attaccante di Graziani e al quale il mister chiedeva maggiore furbizia: “Buttati a terra per farti assegnare un rigore” (consiglio poi abiurato per antisportività in una delle più seguite puntate del programma), dopo essersi fatto amare da molte teenager durante la prima edizione di Campioni, è andato al Bellinzona nella Serie B svizzera, prima di tornare al Cervia e di militare in Serie D nel Monterotondo, nel Campobello e nel Lavello e, in Eccellenza, nel Civitavecchia e nel Pomezia prima di venire "oscurato", in termini di popolarità, dalla sorella Odette, argento olimpico a Rio nel judo.

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