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Che fine hanno fatto? Dieci calciatori rimandati al 2016

Infortuni, situazione ambientale, semplice sfortuna, simbiosi tattica: da Kondogbia a Dzeko, i calciatori che finora hanno deluso le attese nonostante fiducia e investimenti di mercato.
A cura di Maurizio De Santis
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Rimandati al 2016. Dietro la lavagna del 2015, per motivazioni differenti, sono finiti cinque calciatori che in Serie A hanno reso al di sotto delle attese. Infortuni, situazione ambientale, semplice sfortuna, simbiosi tattica hanno spinto verso il rosso il bilancio del rendimento di alcuni dei protagonisti più attesi. Perché solo cinque? Perché tanti sono i casi più eclatanti considerando le squadre che lottano per il vertice o per un posto al sole della Champions. Kondogbia (Inter), Balotelli (Milan), Morata (Juventus), Salah (Roma), Candreva (Lazio) finora sono stati più croce che delizia di allenatori, tifosi e dei manager provetti che al Fantacalcio avevano deciso di puntare su di loro. Presto per parlare di flop, la ripresa del campionato dopo la pausa offrirà loro la possibilità di smentire chi li ha di fatto inseriti nella lista dei ‘bidoni' di stagione.

Trenta milioni di euro per il gemello di Pogba. Tanti ne ha sborsati l'Inter per strappare al Monaco (e alla concorrenza) quel mediano che Mancini aveva individuato come baluardo davanti alla difesa, ‘volante' capace di essere uomo di lotta e di governo, tenere botta e disegnare geometrie. Aveva… perché alla prova del campo il francese che in tandem con Paul nell'under transalpina aveva costituito una mediana perfetta, in nerazzurro s'è smarrito. Che fine ha fatto? Al tecnico il compito di valorizzare una risorsa finora sprecata.

Balotelli, eterno incompiuto. Attenuante generica, la sfortuna sembra averlo preso di mira. Almeno questa valutazione va concessa a Balotelli che da Liverpool è andato via senza lasciare rimpianti e al Milan è tornato come buon affare di mercato. Preso in prestito senza obbligo di riscatto per i rossoneri doveva rappresentare l'uomo in più da calare sul rettangolo verde per chiamare banco e lottare per la Champions. Anche nel suo caso serve passare all'ufficio persone scomparse: la pubalgia, con relativa operazione, lo ha sottratto al tecnico e a se stesso, alla voglia di riscattarsi e giocarsi le ultime chances per convincere Conte a portarlo all'Europeo.

Alvaro poco Real. L'arrivo di Manduzkic, l'esplosione di Dybala, la partenza di Tevez e l'attacco della Juventus che ha cambiato pelle. Si spiegano anche così le difficoltà incontrate finora da Alvaro Morata. Decisivo contro il Real Madrid nella passata edizione della Champions, a segno contro il Barcellona nella finalissima di Berlino non altrettanto efficace oggi. Allegri pretende di più da lui e soprattutto che badi meno ad aggiustarsi i calzettoni e mulini di più le gambe in mezzo al campo.

Salah, tanto rumore per (quasi) nulla. Quel pasticciaccio brutto del contratto firmato con la Fiorentina e poi crollato per un cavillo/clausola aveva consegnato a Salah la copertina della lunga estate calda del calciomercato. Viola, Inter e Roma: l'egiziano divenuto idolo dei toscani e poi traditore in uno schiocco di dita è stato al centro della querelle diplomatica che ha visto coinvolti i club italiani e il Chelsea che, sullo sfondo, ha recitato la parte del convitato di pietra: Mou non lo voleva e i Blues lo hanno girato al miglior offerente seguendo la volontà del calciatore. Complice l'infortunio (pestone alla caviglia che poteva creare conseguenze ben più gravi) e la stagione a corrente alternata della Roma finora Salah non ha inciso: il 2016 è opportunità di riscatto anche per lui.

Salvate il soldato Candreva. Protagonista della cavalcata fino ai preliminari di Champions con la Lazio, bravo abbastanza da conquistare anche i favori di Conte in Nazionale, Candreva è tra le note poche liete di questo primo scorcio di stagione. Dirompente sulla corsia d'attacco ieri, quasi inerme oggi. Salvate il sondato Candreva… potrebbe essere il titolo delle prossime mosse di calciomercato con l'Inter pronta ad approfittare della eventuale volontà del giocatore di cambiare aria. Lotito vuole almeno 25 milioni di euro, posizione che può essere ammorbidita inserendo contropartite tecniche interessanti. Si vedrà, intanto serve che il miglior Candreva si risvegli quanto prima. Euro 2016 non è così lontano.

Dzeko ma dove sei? L'attaccante bosniaco della Roma è l'altra grande incognita. I giallorossi lo hanno rilevato dal Manchester City sacrificando Romagnoli (venduto al Milan) e ricavando così i soldi necessari per chiudere la trattativa con gli inglesi. Emblematico quel calcio di rigore spedito alle stelle nella gara di Coppa Italia contro lo Spezia. E' l'icona del periodo negativo attraversato dal bosniaco che finora non è riuscito a inserirsi negli schemi di Rudi Garcia. Da rivedere.

‘Gabbia' d'oro. Difficile, praticamente impossibile soffiare il posto a Gonzalo Higuain. Tempi duri al Napoli per Manolo Gabbiadini costretto nel cono d'ombra delle gerarchie di rosa e d'assetto tattico fissati da Sarri. L'ex attaccante della Samp soffre maledettamente a stare in panchina: è l'asso nella manica per tentare la scalata allo scudetto e alla conquista dell'Europa League ma proprio non gli va di recitare il ruolo del comprimario. In Nazionale ha trovato spazio e soddisfazione grazie alla fiducia concessagli da Conte poi è arrivato anche l'infortunio (ironia della sorte proprio con l'Italia) a complicare tutto. Il 2016 è di vitale importanza per riprendersi lo spazio perso e guadagnare la conferma per l'Europeo in Francia.

Pepito svalutato. Nulla da fare per Giuseppe Rossi, a Firenze Pepito è benvoluto ma per Paulo Sousa non rappresenta più una prima scelta. Kalinic, Ilicic e soprattutto l'esplosione di Bernardeschi lo hanno relegato a un ruolo di secondo piano. Lui vorrebbe spaccare il mondo ma gli tocca mordere il freno. Pure per lui il 2016 può rappresentare l'occasione per trarsi d'impaccio da una situazione d'isolamento, magari ritrovando se stesso in provincia (Bologna).

Khedira, muscoli fragili. La Juventus lo aveva raccolto a costo zero dal Real Madrid. Con la partenza di Pirlo serviva un calciatore d'esperienza e di spessore internazionale nel cuore della mediana, il tedesco sembrava la pedina giusta per rimettere ordine in quel centrocampo orfano delle geometrie del ‘professore' volato negli States. Frenato dai continui infortuni, finora il rendimento dell'ex blancos è stato al di sotto delle attese al punto da spingere la società a cercare alternative sul mercato.

Icardi e Jovetic, nemici/amici. La decima casella è dedicata ai due attaccanti dell'Inter finiti sotto i riflettori per ragioni tutt'altro che lusinghiere. La punta argentina ha smarrito a lungo il fiuto del gol, ritrovando smalto contro l'Udinese. Il secondo è arrivato ai ferri corti con ‘Mancio' (lite nello spogliatoio ufficialmente smentita dalla società). Entrambi rappresentano le spine della squadra nerazzurra alla quale mancano proprio le reti della prima linea.

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