video suggerito
video suggerito

Che fine ha fatto Valderrama, la chioma più famosa del mondo del calcio (FOTO)

Non ha vinto praticamente nulla eppure è tra le icone del calcio internazionale. Cresciuto calcisticamente in Colombia ha legato la sua fama alle apparizioni nei Mondiali ’90, ’94 e ’98 dove la sua chioma imperversava tra gli avversari. Tecnicamente perfetto, era un ’10 naturale’ e per Pelè è stato tra i top100 di sempre.
A cura di Alessio Pediglieri
41 CONDIVISIONI
carlos valderrama

Quali trofei ha vinto Carlos Valderrama? Difficile, se non impossibile a dirsi anche per i attenti e conoscitori della storia del calcio internazionale ricordare a memoria i trofei del giocatore colombiano, in attività a cavallo tra gli anni '80 e '90.
Eppure di lui si è sempre sentito parlare, ora come allora e pochissimi non ne conoscono la figura o il nome. Perchè?
Perchè Carlos Valderrama è riuscito laddove molti hanno fallito prima e dopo di lui: entrare nell'immaginario collettivo degli appassionati della pedata grazie non solo alle sue gesta tecniche ma anche e soprattutto per il suo stile di vita, il suo portamento dentro e fuori dal campo, per il suo modo molto personale di intendere il football. Capace di rendere i propri difetti in straordinari pregi, costruendosi (tra i primi) un ‘personaggio' unico con i suoi baffi e un cespuglio di capelli bondi in testa (diventato rosa in questi giorni per appoggiare la  campagna contro il tumore al seno); diventando in Patria un mito imperituro e per il calcio internazionale una figura da ricordare, con ammirazione e nostalgia.

Una carriera in tono minore – Carlos Valderrama è l'icona del giocatore capace di entrare nella storia del pallone pur non essendo riuscito a vincere nulla di importante, nè vestendo casacche di club di altissimo livello internazionale. Anzi, è l'emblema di chi – pur avendo giocato per quasi tutta la sua carriera (a parte uno sporadico colpo di coda nel finale) nella propria nazione – ha diffuso il suo nome e il suo modo di interpretare il pallone a livello planetario. Diventando una vera e propria icona-pop riconosciuta in ogni dove. Valderrama, classe '61, originario di Santa Maria, città della Colombia ai margini dei mari caraibici, non ha una grande carriera calcistica: nato nelle file giovanili dell'Union Magdalena, havestito diverse casacche di club colombiani e del Sudamerica, tra Deportivo Calì, Millionarios e Ind. Medellin con puntate nel soccer statunitense (Tampa Bay Munity e Miami Fusion) e qualche sortita anonima in Europa (Montpellier e Real Valladolid). Senza mai vincere granchè: 1 Coppa di Francia e 2 campionati colombiani.

L'elogio della lentezza: e per Pelè à tra i 100 migliori di sempre – Eppure, la figura di Carlos Valderrama imperterrita, si ripresenta ancor oggi nel mondo del pallone, travalicando i confini nazionali (dove è tutt'oggi un mito, il miglior giocatore colombiano di ogni tempo) anche grazie all'esperienza in Nazionale con cui ha vissuto tre edizioni Mondiali (90, '94 e '98) dove è riuscito a far conoscere al mondo le sue doti da "numero 10" naturale. "El Pibe" (com'era conosciuto in Sudamerica) riesce a stregare  i tifosi di mezzo mondo, portando in giro per i rettangoli di gioco i suoi baffi e la sua straordinaria chioma, accarezzando il pallone come pochi al mondo (tanto che Pelè nel 2004 lo inserirà nella top100 dei più bravi giocatori di sempre). Riesce a trasformare i propri difetti in pregi assoluti: l'esasperata lentezza, i costanti tocchi alla palla, il suo passo felpato in mezzo al campo diventano le sue migliori qualità. Riesce ad innalzare l'indolenza in arte, sfornando anche assist vincenti e giocate sopraffini per i propri compagni.

Un'icona in Patria – Non a caso Valderrama in Colombia è uno status symbol, un'icona non solo del calcio. Un ‘fenomeno' idolatrato ai limiti della pazzia, con un seguito impensabile per un giocatore che – da un punto di vista meramente sportivo – non ha vinto alcunchè. Un aneddoto spiega meglio di cento racconti: come direttore sportivo del Junior, nel 2007, in una partita di campionato contro l’America Cali, in segno di protesta contro l’operato dell’arbitro Oscar Ruiz, mostrò al direttore di gara una banconota da 50 mila pesos. E sugli spalti si scatenò l’inferno nel quale rimangono feriti 10 tifosi. Perché ciò che dice o fa Valderrama, in Colombia, è quasi religione di stato.

La chioma d'ordinanza sbarca al cinema – Oggi, il biondo baffuto centrocampista colombiano porta ancora in giro la sua mitica ‘zazzera' di rappresentanza: attaccate le scarpette al chiodo nel 2002 dopo un'ultima stagione nei Colorado Springs dove ha regalato lezioni di bellezza calcistica ai neofiti yankees col il suo ‘slow-soccer', le ultime notizie lo danno nelle vesti di novello attore all'età di 52 anni suonati. Sarà un protagonista del film "Por Un Puñado De Pelos" ("Per un pugno di capelli"), una commedia argentina che arriverà presto nei cinema sudamericani tra il 2013 e il 2014. La trama? Ovviamente è incentrata su ciò che l'ha reso famoso al mondo, i capelli e racconta degli abitanti di una cittadina che, a causa di strane sostanze nell'acqua che esce dai rubinetti, vedono un aumento indiscriminato delle proprie chiome. Valderrama interpreterà il sindaco: ovviamente, il cappellone della città.

41 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views