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Che fine ha fatto Plizzari? Il portiere del Milan verso la retrocessione a Livorno

Alessandro Plizzari, 19 anni, aveva cominciato la sua carriera entrando nella storia del calcio italiano perché primo nato nel 2000 a essere convocato in Serie A. Nel suo Milan per la precisione, il club che l’ha accolto fin da quando aveva solo 6 anni. Oggi, sta nuovamente per retrocedere in B col Livorno, dopo l’ultimo posto alla Ternana di due anni fa. Cosa è successo alla promessa dei rossoneri? Di lui si ricordano le grandi gesta nell’Under Azzurra.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Che fine ha fatto Alessandro Plizzari? La domanda se la pongono in molti, soprattutto coloro i quali sono stati sempre attenti alle dinamiche del calcio giovanile italiano che negli ultimi anni ha visto nel portiere cresciuto nel Milan uno dei talenti più puri. Oggi è al Livorno, in prestito in Serie B, ma il campionato in serie cadetta con i toscani è tutt’altro che esaltante, anzi, è disastroso. Fermi all’ultimo posto, gli amaranto non riescono a reagire e neanche il colpo di aver preso forse uno dei portieri più forti del panorama calcistico italiano, ha potuto evitare questo epilogo che attualmente per il Livorno è davvero catastrofico.

Eppure Plizzari non è di certo la prima volta che vive stagioni di questo tipo. Solo lo scorso anno infatti, ha potuto provare l’amaro sapore delle retrocessione, sempre in B, ma con la Ternana. Il classe 2000 però ha fatto vedere le sue qualità sempre e solo in Nazionale.

Un inizio di carriera promettente con Donnarumma nel mirino

Oscurato forse troppo da Gigio Donnarumma, Plizzari ha infatti avuto la sfortuna di emergere appena dopo il fenomeno del Milan che in un solo colpo si è preso il posto da titolare in prima squadra con Plizzari nel dietro le quinte. Approdato nel settore giovanile rossonero quando aveva solo 6 anni, piano piano Plizzari si è fatto strada nel club del ‘Diavolo’ con prestazioni davvero invidiabili. Tanto da risultare come il primo 2000 ad essere stato convocato in Serie A con il Milan.

Vive dunque quel periodo che ha visto il Milan cambiare spesso il proprio estremo difensore prima di affidarsi, con Mihajlovic in panchina, a Gigio Donnarumma in maniera definitiva. Cosa fare dunque col giovane e promettente Plizzari? Il prestito in Serie B per fare gavetta. Ma purtroppo non è stato così semplice.

La Ternana e quella prima esperienza da professionista

La carriera da professionista di Alessandro Plizzari comincia dunque alla Ternana. Il club umbro era partito con forti ambizioni, conscio di voler rimanere in Serie B e per questo nella stagione 2017/2018, la Ternana puntò forte su di lui. Ma purtroppo la squadra non ha mai girato, i gol subiti erano sempre tanti e ad ottobre Plizzari dovette anche fermarsi per la frattura del piede sinistro che gli costò ben 3 settimane d’assenza. Ottenne dunque, a fine stagione, solo 19 presenze in campionato, in una stagione che vide la squadra umbra retrocedere in Serie C, piazzandosi all'ultimo posto in classifica. Una condizione questa che aveva sfiduciato e non poco il povero Alex costretto a dover accettare un ruolo di secondo piano in un Milan in piena crisi societaria.

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La seconda vita al Milan: senza alcuna soddisfazione

Iniziare la stagione alle spalle di Donnarumma, Reina e Antonio Donnarumma, non è proprio facile da accettare. Ma Plizzari veniva da un infortunio, una retrocessione cocente alla sua prima esperienza da professionista e andava dunque risvegliato. La soluzione di giocare come quarto portiere dei rossoneri non gli portò alcun vantaggio. Solo 6 presenze con la squadra Primavera, 12 gol subiti e solo 1 una volta la porta inviolata. Un pò pochino per uno che da lì a poco avrebbe dovuto giocare con l’Italia Under 20 in Polonia chiuso dagli azzurrini al quarto posto. Già, perché finora le sue uniche grandi soddisfazioni sono arrivate solo dalla Nazionale. Con quella maglia numero #1 ha infatti sempre fatto la differenza.

Dall’Under 19 all’Under 21 con il successo in Under 20

Impossibile da spiegare come un portiere del suo calibro e del suo talento possa essere stato accantonato in quella stagione alle spalle di un Reina al termine della carriera e di Antonio Donnarumma quando anche in una provinciale di Serie A avrebbe potuto vivere momenti importanti. Di Plizzari dunque l’Italia intera si ricorda benissimo solo le sue gesta in Nazionale. Con la maglia dell’Under 17 ha difatti giocato prima l’Europeo di categoria nel 2016, per poi ripetersi l’anno successivo a soli 17 anni giocando addirittura con la Nazionale Under 20 di Evani in occasione del Mondiale in Corea del Sud.

Sarà protagonista nella finale terzo e quarto posto contro l’Uruguay parando due rigori di fila. Poi nel luglio del 2018 l’Europeo Under 19 con il secondo posto ottenuto al termine di una finale pazzesca contro il Portogallo. La chiosa la scorsa estate con il Mondiale Under 20 in Polonia chiuso al quarto posto in cui si è riuscito a mettere benissimo in evidenza.

La forza di reagire ed accettare Livorno

Proprio le sue importanti prestazioni in Nazionale, evidenziatosi ulteriormente la scorsa estate, hanno convinto lo stesso Plizzari ad accettare con convinzione il prestito al Livorno. Ricominciare dunque nuovamente dalla B in una piazza importante capace di farlo consacrare. Ma questa stagione purtroppo era già iniziata male. Plizzari ha infatti iniziato a giocare solo la settima giornata contro il Chievo dove subì 4 gol nel 3-4 finale a favore dei clivensi. Per poi tornare in panchina e ritrovare un posto da titolare solo a fine novembre. In totale ha giocato quindi 10 partite subendo la bellezza di 21 gol restando solo 1 volta con la sua porta involata (0-0 a Cremona lo scorso 30 novembre).

E infatti oggi con il Livorno è ultimo in classifica a 13 punti, a 10 punti di distanza dal primo posto disponibile per i playout oggi occupato dalla Cremonese, ferma appunto a 23. Praticamente una retrocessine annunciata a meno di clamorosi ribaltoni. E sarebbe la seconda consecutiva nei soli due anni da professionista giocati in B da Plizzari. Una condizione che non lo favorirà di certo in futuro e soprattutto la sfortuna di essersi trovato ancora una volta in un contesto poco confortante per crescere e dimostrar e il suo enorme talento.

– 5 alla prima 🧤#Livorno

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