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Che fine ha fatto Miura? A 48 anni gioca e fa ancora gol

L’attaccante giapponese Kazuyoshi Miura, ex Genoa, protagonista tra le fila dello Yokohama. A 48 anni vuole stupire ancora e superare il primato di Stanley Matthews dello Stoke City che si ritirò all’età di 50 anni e 5 giorni.
A cura di Maurizio De Santis
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Il gol non ha età per Kazuyoshi Miura – alias ‘Kazu', come ribattezzato dai tifosi -. A 48 anni gioca e segna ancora, lo fa nella Serie B giapponese – la J-League 2 – ed è un icona – oltre che un idolo – per lo Yokohama: sua la rete che non è bastata a evitare la sconfitta (3-2) nel match disputato contro lo Jubilo Iwata. Un piccolo record per il calciatore che, al novero di una carriera trentennale (89 presenze, 55 gol con la maglia della nazionale nipponica), a 48 anni e 38 giorni di età si conferma il calciatore più anziano in attività e – al tempo stesso – ancora a bersaglio in un torneo professionistico giapponese.

‘Nonno Miura'. E' stato il primo calciatore del Sol Levante ad approdare nella Serie A e ha strappato a Faryd Mondragon, portiere della Colombia, calciatore più vecchio al Mondiale disputato in Brasile, la palma di ‘nonno' sul rettangolo verde. E se il fisico lo sosterrà ancora allora riuscirà a compiere un'altra piccola impresa: superare l'inglese Stanley Matthews dello Stoke City che nel 1965 appese le scarpette al chiodo alla ‘veneranda età' – per un giocatore – di 50 anni e 5 giorni.

L'esperienza sotto la Lanterna. Nella stagione 1994/1995 (21 presenze) segnò la rete del vantaggio nel derby contro la Sampdoria. Annata particolare, contrassegnata anche da un brutto infortunio partito a causa di un duro scontro di gioco con Franco Baresi: grave frattura al volto, Miura resterà in campo in maniera stoica poi alla fine del primo tempo sarà costretto ad arrendersi al dolore e alla necessità di cure immediate.

La carriera. Miura ha giocato con i brasiliani del Santos (1986), vestito la casacca del Sydney Fc (2005) e anche la maglia delladella Dinamo Zagabria (1999). In Italia è stato il tempo di un campionato, poi ha fatto rientro in patria tra le fila del Verdy Kawasaky. Da allora non ha mai pensato di smettere di giocare e così, dopo aver militato anche per una stagione nell'Espolada Hokkaido (calcio a cinque), ha convinto lo Yokohama dargli ancora fiducia. Ripagata alla sua maniera, facendo gol.

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