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Che fine ha fatto Eric Cantona, il giocatore del secolo, tra calcio, cinema e kung-fu (FOTO)

Ha legato la sua carriera ai colori dei Red Devils, scrivendone pagine memorabili. Geniale e provocatorio, vincente e cattivo: tanto amato dal suo pubblico quanto detestato dagli avversari. Questo era Cantona, strepitoso protagonista anche degli spot Nike che l’han reso celebre come attore in tutto il mondo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Cantona e Manchester United

Sono passati 16 anni dal giorno del ritiro di Eric Cantona il francese più amato dagli inglesi. Un controsenso – come tanti altri nella carriera dello strepitoso centrocampista dalle mille contraddizioni – che ha caratterizzato la storia calcistica di uno dei giocatori più amati (e odiati) del mondo del pallone. Cantona è conosciuto da tutti anche per le sue incredibili intemperanze – fuori e dentro dal terreno di gioco – e per la sua vita, privata e professionale, intrisa di popolarità, eccessi e successi. Per chi, nel 2001, ebbe l'onore più importante per un giocatore: essere nominato dai propri tifosi quale "calciatore del Secolo". Accadde a Manchester, sponda United, dove oggi è semplicemente un mito.

Una vita calcistica in ‘rosso' – Non a caso, la sua vita calcistica è legata a triplo filo con i Red Devils ingelsi: dal 1992 al 1997 militò nelle file del Manchester con cui vinse di tutto e di più,quattro titoli di Premiers in cinque anni, compresi due double campionato-FA Cup. Dopo 9 anni di ‘apprendistato' in patria tra Auxerre, Marsiglia, Montpellier e Bordeaux, fu però il Leeds Utd ad interessarsi di quello spettacolare centrocampista, Campione d'Europa U21 nell'88 e con già in carniere una Coppa di Francia e una Ligue1. E da quel 1992, inziò la vera vita sportiva per Cantona. Più porecisamente, il 6 dicembre 1992: nel secondo tempo della partita tra Manchester United e Manchester City, vinta dai Red Devils per 2 a 1, ci fu il suo esordio ufficiale in ‘rosso'. Da quel momento, entrò nella storia della Premier e dello United, diventando anche il primo straniero da capitano a vincere l'FA Cup. Con i suoi gol (strepitoso quello in finale FA Cup 1996 al Liverpool) e le sue geniali giocate per i compagni, grazie a Cantona, il Manchester visse un decennio da assoluto dominatore in patria. Tranne che per un anno, la stagione '94-95, quella che passò alla storia per la ‘maxi-squalifica' del francese, che fece il giro del mondo sia per le motivazioni che per un processo che si trasformò in un vero e proprio show mediatico.

Il colpo di kung-fu più famoso nella storia del calcio – Durante una partita in trasferta contro il Crystal Palace, in Premier, Eric Cantona venne espulso dall'arbitro per aver colpito con un calcio il difensore avversario Richard Shaw che lo aveva trattenuto. Rosso meritato, malgrado le consuete polemiche di rito, ma quando si avviò negli spogliatoi, Eric Cantona divenne (negativo) protagonista di quello che ancor oggi resta nell'immaginario collettivo, un atto di pura e gratuita violenza che fece il giro del mondo: colpì con un calcio in stile Kung-fu un tifoso del Crystal Palace, Matthew Simmons che aveva avuto la malaugurata idea di inveire e schernire Cantona prima dell'entrata del tunnel. Il tifoso fu successivamente processato per aver insultato il francese e fu condannato a sette giorni di carcere, anche se uscì soltanto ventiquattro ore dopo la sentenza. Ma ciò che tenne tutti con il fiato sospeso furono le conseguenze per Cantona: fu rinviato a giudizio ed il processo divenne un caso mediatico. In primo grado fu condannato a due settimane di carcere, sentenza ridotta in appello a 120 ore di servizio civile. Fu poi sospeso dalla Federcalcio inglese per nove mesi, fino all'ottobre successivo. Intanto, Alex Ferguson scese in campo (con un nutrito numero di tifosi) per non cedere Cantona. Il Manchester perse quel campionato senza Eric, ma vinse le due edizioni successive col francese di nuovo a disposizione.

L'addio e il ritorno tra i Cosmos – Nel 1997, a soli 30 anni, poi il grande addio: a sua ultima partita ufficiale fu contro il West Ham, l'11 maggio, e Cantona lasciò il club inglese dopo 64 reti in Premier League, 11 reti nelle coppe nazionali e 5 reti in Champions League. La lontanza dal calcio durerà a lungo anche se non mancherà mai nel commentare le scelte attorno al ‘suo' Manchester (dal rifiuto di accettare la presidenza americana di Glazer alle critiche sulla scelta di Cristiano Ronaldo di lasciare i red Devils). Solo nel 2011, il 18 gennaio, Eric Cantona torna ufficialmente nel mondo del pallone: viene ingaggiato come nuovo direttore tecnico (di cui ricopre ancor oggi il ruolo) dei New York Cosmos, glorioso club americano scioltosi nel 1985 che aveva vinto la battaglia legale per mantere lo storico nome. Attorno a Cantona, il progetto portò Pelè come presidente onorario, Giorgio Chinaglia quale ambasciatore nel mondo, Robert De Niro e il campione del Mondo 1970 Carlos Alberto.

Protagonista dei fenomenali spot Nike – Ma il dopo-carriera, Eric Cantona lo lega al mondo del cinema e dello star-system.Se da calciatore era un protagonista in campo, ora da ex diventa un'icona cinematografica a 360 gradi, passando senza alcuna remora, dal grande schermo agli spot pubblicitari. Non a caso, subito dopo il suo ritiro, Cantona diventa una straordinario protagonista di diversi spot pubblicitari, soprattutto per la Nike. Attorno alla sua figura si costruiscono le più memorabili campagne pubblicitarie dell'azienda statunitense: una volta è capitano contro le Forze del Male, guidando Ronaldo, Paolo Maldini, Rui Costa, Luís Figo, Patrick Kluivert, Edgar Davids; un'altra, gioca in un aeroporto con la nazionale brasiliana; poi, organizza un torneo ‘underground' in onore dei Mondiali 2002, mentre per Germania 2006 era lo ‘speaker' ufficiale del ‘Joga Bonito', società immaginaria del bel calcio contro la simulazione e la violenza.
Infine, il debutto cinematografico vero e proprio (per un totale di 13 pellicole, delle quali pochissime conosciute in Italia), tra le vesti di attore e regista nel 2002 e i cameo in Elizabeth (con Kate Blanchett) e Le Deuxieme souffle. Fino al grande tributo alla ‘sua' Manchester con il film "Il mio amico Eric", dedicato ai tifosi del Manchester United, con la regia di Ken Loach.

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