Che fine ha fatto De Rossi? Capitan futuro in crisi come la Roma
La contestazione dei tifosi durante la sfida di Europa League, il momento negativo della Roma in campionato e adesso anche la mancata convocazione in Nazionale. Per Daniele De Rossi è forse uno dei momenti più bassi e difficili della stagione, complicata anche dagli acciacchi (alcuni di natura muscolare al polpaccio, altri per un problema alla caviglia) che ne hanno frenato il rendimento. Il centrocampista della Roma è il simbolo della caduta rovinosa della squadra di Garcia passata dall'euforia della Champions (smorzata dalla sette reti incassate contro il Bayern Monaco) e della corsa scudetto con la Juventus alla disfatta in Coppa, al rischio di perdere il secondo posto, alle proteste vibranti della tifoseria esplose nel corso la sfida con la Fiorentina.
Né Bulgaria (match valido per la qualificazione all'Europeo del 2016) e nemmeno l'amichevole di lusso contro l'Inghilterra allo JStadium: il mediano giallorosso, il ‘capitan futuro' della magica non rientra nelle scelte del commissario tecnico che – dopo un colloquio al telefono con il calciatore – ha preferito dirottare la propria attenzione verso nuove leve: Valdifiori dell'Empoli – autentica rivelazione della stagione; Vazquez del Palermo; Soriano della Sampdoria che in Azzurro c'è finito assieme al compagno di squadra, Eder.
Cento presenze, 16 gol con la maglia della Nazionale che indossa dal 2004. Le qualità di De Rossi, uomo di lotta (come mediano davanti alla difesa) e di governo (nei panni del regista basso), non si discutono: il calciatore della Roma tornerà sicuramente utile a un'Italia che, in vista dell'Europeo del 2016, prova a raggiungere fisionomia e maturità definitive. Ma alla luce di quanto visto finora non appare nelle condizioni migliori per le sfide in Nazionale. Almeno la pensa così Conte.