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Che favola, Acerbi: battuto il tumore, ora è lo stakanovista di Serie A

Dai portieri come Donnarumma, Szczesny e Handanovic, al crotonese Gianmarco Ferrari, passando per Callejon del Napoli e tanti altri. Sono gli stacanovisti di questa stagione di Serie A. Autentiche sicurezze per ogni allenatore che in questa annata hanno messo insieme il maggior numero di minuti giocati in campionato.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Unici, insostituibili e instancabili. Fondamentali negli automatismi tattici di un allenatore, bravi a saper gestire e dosare le forze, ma soprattutto abili e continui durante tutto il campionato. Nel corso di questa stagione del campionato italiano, sono stati tanti i calciatori della nostra Serie A che abbiamo visto spesso in campo nell’11 titolare della propria squadra d’appartenenza.

Vuoi per forza, per sicurezza o semplicemente per mancanza di uomini in quel ruolo, questi calciatori possono essere definiti dei veri e propri stacanovisti, sempre presenti nel corso di un’intera stagione calcistica. Oltre a due portieri: Gigio Donnarumma e Szczesny, più Conisgli, Reina e Handanovic, che hanno solo pochi minuti in meno rispetto ai loro colleghi citati, i primi due non hanno perso neanche un minuto e nemmeno una gara durante la stagione. Vediamo insieme chi sono invece i 5 calciatori che si sono maggiormente distinti in questa categoria e che hanno giocato più minuti in stagione.

Giocatore da 37 gare e 3330′, meglio di Acerbi solo i portieri

Qualcuno forse è sempre molto attento a ciò che combinano gli attaccanti durante un intero campionato. Solo a volte ci fermiamo a focalizzare anche gli altri ruoli in campo, quelli “meno considerati”, come i difensori. Detto della forza e della potenza di Barzagli, Bonucci e Chiellini alla Juventus infatti, chi invece vuole affermarsi e consacrarsi in maniera definitiva nel calcio italiano, è senza ombra di dubbio Francesco Acerbi. Una storia bellissima per il centrale che negli anni scorsi ha combattuto contro un tumore e ha vinto la battaglia, tornando in campo più forte di prima fino a imporsi tra i migliori centrali per ruolo.

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Dopo i portieri, è lui ad aver giocato più minuti in campionato con il suo Sassuolo37 presenze e 3330 minuti giocati, un cammino pazzesco quello dell’ex calciatore del Milan che con i neroverdi è stato protagonista di una strepitosa annata e che l’ha visto protagonista sia in campionato, con 4 gol, che in Europa League in cui dove, in 6 presenze, non è riuscito però a far andare avanti la sua squadra in quella storica qualificazione europea. Ha già annunciato che lascerà gli emiliani a fine stagione, ma la sua voglia di dimostrare il suo valore, anche in vista del prossimo Mondiale in Russia, è tanta. Anche in un’altra compagine.

I difensori che non smettono di sorprendere

Praticamente a pari merito, prima dell’ultima giornata di campionato, c’erano Bruno Alves del Cagliari Gianmarco Ferrari del Crotone. Entrambi sono infatti appaiati a 36 presenze giocando 3240 minuti. Per il primo, è costata cara la squalifica rimediata in settimana dopo il giallo nella gara di Sassuolo che non gli ha consentito poi di scendere in campo in casa contro il Milan. Per il secondo invece, protagonista di una stagione pazzesca con il Crotone, culminata con un’insperata salvezza, la gioia di segnare anche 3 reti con i calabresi. Il calciatore, a 25 anni, ha potuto vivere per la prima volta, da protagonista, il brivido della Serie A e di un cammino verso la salvezza che è stato incredibilmente emozionante.

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Il colosso argentino

Nonostante un campionato tutto sommato tranquillo con la mia blucerchiata della Sampdoria, un altro dei calciatori più presenti in Serie A durante la stagione, è stato Matìas Silvestre. L’argentino, colonna della difesa blucerchiata di Giampaolo, è riuscito, ancora una volta, a guidare i liguri verso una stagione serena, senza affanni, in cui è riuscito a togliersi anche tante soddisfazioni dal punto di vista sportivo. A 32 anni, dopo una parentesi non proprio felicissima con il Milan, il riscatto è arrivato proprio a Genova dove il tecnico della squadra di Ferrero, è riuscito ad affidargli il difficile compito di guidare i tanti giovani stranieri presenti in squadra. Per lui, in questo campionato, 36 presenze e 3211 minuti giocati. Il centrale difensivo della Samp, è stato il vero punto di riferimento della squadra di Giampaolo.

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Il ‘top player' dell’Udinese

Fra tutti questi campioni, affermati e non, ci sono anche coloro i quali, quasi da leader silenziosi, hanno recitato un ruolo da protagonisti nella propria squadra durante l’intero campionato. Fra questi c’è anche il difensore dell’Udinese Danilo. Il brasiliano, 2 gol in campionato, ha messo insieme 36 presenze e 3204 minuti in stagione. Calciatore dunque fondamentale per il tecnico Delneri che non ha mai rinunciato al suo carattere e alla sua grande voglia di guidare la difesa in una piazza che lo ha sempre rispettato e considerato uno dei leader indiscussi. La sua presenza in campo è stato un fattore determinante per la stagione dell’Udinese che, pur cambiando gli interpreti nel pacchetto arretrato, era sempre guidata dalla sapiente regia di Danilo, pronto negli anticipi, anche se a volte superficiale, ma soprattutto bravo negli inserimenti e abile nel riuscire ad andare in gol.

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Il motorino del Napoli è lui, Callejon

Nonostante prima di lui ci fossero altri due portieri come Hart del Torino e Skorupski dell’Empoli, capaci di mettere insieme 35 presenze e 3150 minuti giocati, ma facilitati soprattutto dal ruolo, al quinto posto di questa speciale classifica, abbiamo voluto premiare Jose Maria Callejon. Il numero 7 del Napoli, tassello inamovibile nello scacchiere tattico del tecnico partenopeo Maurizio Sarri, è stato il vero punto di riferimento di tutte le trame offensive ammirate durante il corso di tutta questa stagione dagli azzurri.

Per lui, che in stagione ha siglato in totale 14 gol, le presenze in campo sono state 37 e 3148 i minuti giocati, solo due in meno dei due estremi difensori. Insomma, una differenza minima che non poteva non essere premiata con la quinta posizione. Lo spagnolo, in questa stagione, oltre ai gol, è stato prezioso soprattutto in fase difensiva, in aiuto alla retroguardia durante gli attacchi avversari. Semplicemente sensazionale.

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