Chapecoense, la beffa dopo il dramma: multata e punita per non aver giocato
La Chapecoense è stata multata dalla Federcalcio brasiliana per non essersi presentata all'ultima gara di campionato. Insieme all'Atletico Mineiro, il club avversario anch'esso assente ingiustificato, sono stati penalizzati con un 3-0 a tavolino visto che la Federazione aveva mandato comunque la quaterna arbitrale regolarmente allo stadio perché venisse svolto il match. Una scelta che ha ovviamente indignato mezzo mondo, facendo cadere nel ridicolo la CFB che ha anche conferito la multa di rito: 100 mila reais, circa 28 mila euro, ad entrambi i club.
Le pressioni federali
Le pressioni da parte della Federcalcio brasiliana c'erano state alcuni giorni dopo la tragedia. Mentre si contavano ancora le vittime e si riconoscevano le salme, il massimo organismo calcistico verdeoro faceva i conti con il calendario del Brasilerao che vedeva ancora una partita da disputarsi: Chapecoense-Atletico Mineiro. I vertici federali avevano richiesto che la partita si disputasse. A nulla erano servite le rimostranze da parte dell'Atletico Mineiro che si era da subito rifiutato, anche davanti alla proposta di trasformare la partita in un evento a memoria degli scomparsi nella tragedia.
Il rifiuto di Atletico Mineiro e Chapecoense
Una posizione ufficiale scomoda e fuori luogo. Anche la Chapecoense aveva fatto notare sommessamente di non avere a disposizione più una squadra con la quasi totalità dei propri giocatori deceduti nello schianto aereo sulle colline di Medellin. Ma anche in quel caso, la CFB dimostrò tutta la propria ottusità: fate giocare le giovanili, i ragazzi della Primavera, era stata la risposta della Federazione che mai si è lasciata convincere a sospendere il match. Tanto da lasciarlo in calendario e, oggi, arrivare a punire le due squadre che non l'hanno disputato.
La solidarietà del mondo del calcio
Una scelta che lascia una macchia indelebile all'interno di un contesto totalmente differente. Dopo la tragedia che ha colpito la Chapecoense da tutto il mondo è iniziata una catena di solidarietà fatta di attestati d'affetto, aiuti concreti, dimostrazioni d'amore e cordoglio. Al contrario, la CFB che più di ogni altro avrebbe dovuto conoscere e capire il dramma del club e dell'intero paese ha commesso il più sciocco degli errori: seguire la prassi istituzionale, senza badare a nulla e nessuno.