Champions, sale l’allerta sicurezza: la finale di Cardiff sarà la prima al coperto
L'escalation di attentati che ha colpito l'Europa nel corso degli ultimi mesi, ha finito inevitabilmente per influire anche sull'organizzazione della finale di Champions League. Per coloro che stanno lavorando da settimane alla finale di Cardiff, è stato impossibile non pensare a ciò che è successo a Parigi nel 2015, a Dortmund nello scorso aprile e al kamikaze che ha provocato più di 20 morti a Manchester nelle ultime ore. L'Uefa ha infatti deciso di alzare ulteriormente il livello di allerta e utilizzare misure straordinarie in vista della sfida del 3 giugno tra Juventus e Real Madrid. Dopo il super lavoro fatto a Stoccolma per l'ultimo atto dell'Europa League, ora verrà blindata anche la piccola e pacifica cittadina gallese: invasa da almeno 200 mila tifosi e protetta dall'imponente sforzo delle autorità locali.
Una finale senza stelle
Oltre ad un moderno sistema di riconoscimento facciale, che verrà dislocato in tutte le zone sensibili della città, alla presenza massiccia della "South Wales Police" in ogni angolo di Cardiff e ai biglietti di nuova generazione (tutti nominali), l'Uefa e la Federcalcio gallese hanno deciso ulteriori misure di sicurezza per evitare qualsiasi tipo di attacco o incidente. Come confermato dalla stessa FAW (Football Association of Wales), "il piano di sicurezza che verrà messo in pratica dal primo al 4 di giugno sarà il più imponente nella storia delle manifestazioni sportive in Gran Bretagna". Il tetto retrattile dello stadio, inoltre, verrà chiuso per evitare attacchi dal cielo grazie all'utilizzo di droni: "E' una decisione che abbiamo preso in accordo con le autorità e con i due club – ha fatto sapere la Federcalcio – Quella di Cardiff sarà la prima finale disputata al coperto e con un'amplificazione ancora più forte che garantirà grande atmosfera".
