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Champions, Roma pazza di gioia: Dzeko segna e porta i giallorossi ai quarti

Missione compiuta per i giallorossi, dopo la sconfitta dell’andata in Ucraina. La rete che porta i giallorossi al sorteggio di venerdì prossimo a Nyon, l’ha siglata l’attaccante bosniaco ad inizio ripresa. Nel finale Shakhtar in 10 uomini, per il rosso ad Ordets.
A cura di Alberto Pucci
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Dzeko, sempre lui. La Roma vola ai quarti di finale di Champions League grazie al gol del suo attaccante e dopo una gara accorta nel primo tempo e più convincente nella ripresa. Dzeko segna e porta dunque i giallorossi nei quarti di finale dopo ben dieci anni d’attesa. Di Francesco invece incassa i complimenti e guarda al sorteggio di Nyon di venerdi prossimo dove, tra le otto grandi d’Europa, ci sarà anche il nome della sua squadra. E’ stata una qualificazione meritata per i giallorossi che nel doppio confronto con lo Shakhtar, squadra che si è dimostrata forte e difficile da affrontare, hanno vendicato le precedenti delusioni europee arrivate proprio contro l’undici ucraino. Per il club romano si tratta della terza presenza nei quarti di finale, dopo le precedenti esperienze del 2006/07 e del 2007/08.

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Poca Roma nel primo tempo

La sconfitta di Kharkiv lo ha dimostrato: lo Shakhtar Donestk è squadra vera, tosta e difficile da affrontare. Rispetto alla gara d'andata, dove la Roma aveva sorpreso tutti con un inizio davvero convincente, questa volta a partire meglio è stata proprio la formazione ucraina. Timida e passiva per buona parte del primo tempo, la Roma è così caduta nella trappola del tecnico Fonseca. Il mister portoghese ha avito il merito di incartatare bene la sfida.

In maniera intelligente non si è chiuso a protezione del 2 a 1, ma ha anzi attaccato la retroguardia romanista costringendo De Rossi e compagni a rimanere bassi e a non prendere possesso della metà campo avversaria. Una strategia che ha così partorito un primo tempo dalle rare emozioni (solo un destro debole di Dzeko e una punizione insidiosa di Bernard), fatto di grande possesso palla degli ucraini e di qualche isolata azione offensiva dei padroni di casa: attenti più che altro a non lasciare spazi invitanti ai contropiedisti dello Shakhtar.

L'urlo dell'Olimpico

Obbligata a cambiar marcia e a cercare il gol della qualificazione, la Roma ha sbloccato il match al 52esimo grazie a Dzeko: abile ad eludere la linea di fuorigioco dello Shakhtar e a freddare Pyatov in uscita con un preciso esterno destro. Un gol importante quello del bosniaco, che ha cambiato la sfida e obbligato gli ucraini a modificare la strategia: non più possesso palla e protezione del risultato, ma pressione sui centrocampisti giallorossi e squadra sbilanciata a caccia del pareggio. Il gol di Dzeko ha anestetizzato lo Shakhtar e trasformato la Roma timida della prima parte in una squadra più propositiva e vivace.

Dopo una buona occasione per Perotti, gli uomini di Di Francesco hanno infatti avuto altre occasioni per raddoppiare e hanno anche sfruttato, nei dieci minuti finali, la superiorità numerica per l'espulsione di Ordets. Prima del triplice fischio finale e della festa dei tifosi, standing ovation meritata per la sostituzione di Edin Dzeko. Se la Roma vola ai quarti di finale per la terza volta nella sua storia, il merito è anche e soprattutto del suo numero nove.

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