Champions, per la Juventus il 2-1 è un risultato magico

Mezza è impresa è fatta ma guai a lasciarsi prendere dall'euforia per la vittoria (2-1) nella gara di Champions a Torino. Per passare il turno al Real Madrid basterà battere la Juventus per 1-0 guadagnando così – in virtù della rete segnata in trasferta – l'accesso alla finalissima in programma a Berlino. Il Santiago Bernabeu sarà una bolgia: servirà un'altra gara perfetta sotto il profilo tattico, dell'intensità agonistica, emotiva per scalare l'ultimo pezzo di montagna e arrivare in vetta, fino a scollinare verso la Germania che evoca ricordi dolci per il successo in Coppa del Mondo. Con ogni probabilità Ancelotti ritroverà Benzema, Allegri potrà disporre di Pogba: i numeri – almeno sulla carta – sono tutti dalla parte delle ‘merengues' ma il campo – in base anche ad alcuni dati statistici della Uefa – ha mostrato che la ‘vecchia signora' ha dalla sua qualche buona chance per superare l'ostacolo.
E poi c'è la cabala, che ai fini della prestazione conta poco, ma la traversa centrata da James Rodriguez nella ripresa – con Buffon ormai fuori causa – ha rinfocolato la scaramanzia dei tifosi che credono nella magia della combinazione 2-1, un risultato che – a giudicare dalla frequenza – sembra portare fortuna ai bianconeri: ogni volta che hanno vinto con questo risultato nella gara di andata di Coppa, sono sempre riusciti a qualificarsi al turno successivo. Quante volte è accaduto? 11 su 11, una perfezione impressionante e che, al tempo stesso, lascia ben sperare il popolo di tifosi. Un pizzico di fortuna non guasta mai, in Spagna servirà anche quella perché la corazzata di Ancelotti resti incagliata sulla semifinale. L'alfa e l'omega di questo curioso dato statistico sono rappresentati dalla vittoria negli ottavi di finale di Coppa Campioni giocati contro il Partizan Belgrado (1-2 all'andata, 0-5 al ritorno nell'edizione 1961/1962) e dal successo sul Borussia di Klopp culminato con il 3-0 inflitto ai tedeschi al Westfalenstadion.