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Champions, Napoli irriconoscibile: Sarri perde anche contro il Besiktas

Dopo le ultime delusioni in campionato, il Napoli cade anche in Europa. Ai gol dei turchi, hanno risposto prima Mertens e poi Gabbiadini su rigore, prima della rete finale di Aboubakar. La squadra di Sarri ha concesso troppo in difesa e in avanti ha sofferto l’assenza di un vero attaccante di peso. Serata negativa per Insigne: uscito tra i fischi dopo una partita sottotono e un calcio di rigore fallito.
A cura di Alberto Pucci
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Ora è ufficiale: il Napoli è in crisi. Ai passi falsi contro Atalanta e Roma, la formazione di Sarri ha aggiunto anche l'inaspettata sconfitta in Champions League: torneo che, fino ad oggi, la formazione partenopea aveva brillantemente affrontato. I novanta minuti contro il Besiktas hanno infatti confermato i problemi dell'undici di Sarri: difesa irriconoscibile, centrocampo senza mordente e attacco che soffre maledettamente l'assenza di Milik.

Il Besiktas, che non aveva mai vinto nelle coppe europee contro un club italiano e che era reduce da tre pareggi e cinque sconfitte nelle ultime gare europee, ha saputo approfittare degli svarioni di Koulibaly e compagni ed è riuscito, anche con un po' di fortuna, a buttar giù il fortino del San Paolo: inviolato da undici gare. Ora per il Napoli rischia di diventare decisiva la prossima infuocata sfida, che sarà in trasferta in Turchia proprio contro il Besiktas.

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Mertens non basta

Reduce da due sconfitte consecutive in campionato, la squadra partenopea ha subito spinto sull'acceleratore e rischiato di sbloccare subito il match con Mertens: sfortunato al quarto minuto, dopo un tiro da posizione ravvicinata terminato di poco alto. Alla prima risposta turca, però, Pepe Reina ha dovuto raccogliere il pallone in fondo al sacco. La rete di Adriano, innescato al 12esimo dal "sempreverde" Quaresma, ha gelato l'impianto di Fuorigrotta. Un ceffone in pieno volto che ha scosso gli azzurri: vicini al pareggio, ancora con Mertens, pochi minuti più tardi. Sceso in campo come "falso nueve", al posto di Manolo Gabbiadini, il belga è stato il migliore tra i partenopei nel primo tempo.

I numeri statistici premiano il Napoli ma pesano gli errori in difesa
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Il suo gol del pareggio (movimento da vero centravanti e tap in vincente dall'area piccola su assist di Callejon), non ha però evitato al Napoli di chiudere la prima frazione di gioco sotto nel punteggio. La seconda rete del Besiktas, a firma Aboubakar e arrivata dopo uno sciagurato passaggio arretrato di Jorginho, ha infatti accompagnato le due squadre verso gli spogliatoi sul risultato di 2-1 per i turchi.

Scossa Gabbiadini e beffa finale

Chiuso il primo atto della sfida con la coda tra le gambe, il Napoli ha fatto anche peggio ad inizio ripresa con il rigore calciato con troppa sufficienza da Insigne e parato da Fabri. Insicura in difesa, con poca intensità nel mezzo e poco efficace in attacco, la formazione napoletana ha fatto molta fatica a superare lo shock del penalty fallito. Ci sono voluti 20 minuti (e un altro rigore) per raddrizzare il risultato. Merito di Gabbiadini che, entrato al posto del fischiatissimo Insigne, ha avuto il coraggio di presentarsi dagli undici metri e spiazzare il portiere turco.

Trovato il pareggio nel momento più difficile, il Napoli ha tentato di aggredire con maggiore intensità. Dopo l'occasione al 78esimo di Mertens (sinistro fuori di poco), sul San Paolo è però sceso nuovamente il gelo a 5 minuti dal termine complice la seconda rete personale di Aboubakar: abile a freddare di testa Pepe Reina. La rete dell'attaccante avversario ha così fatto scendere i titoli di coda sul San Paolo: deluso e arrabbiato con gli azzurri, per questo ennesima sconfitta inattesa.

I tiri del Napoli nello specchio del Besiktas (fonte fourfourtwo)
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