43 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Juventus Champions League 2019-2020

Champions, Maurizio Sarri: “Pareggiare così ci lascia l’amaro in bocca”

Il tecnico bianconero, a margine della sfida pareggiata al Wanda Metropolitano, ha parlato della beffa a cu è andata incontro la sua squadra: “Abbiamo giocato una partita vera e siamo cresciuti molto dall’ultima di Firenze. Peccato, perché la sensazione è stata quella di avere la partita in mano”.
A cura di Alberto Pucci
43 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La Juventus torna da Madrid con un bagaglio pesante e pieno di rammarico. Avanti di due reti, la squadra bianconera si è fatta beffare e raggiungere nel finale, gettando a mare un successo che sembrava già scritto. A margine della partita del Wanda Metropolitano, Maurizio Sarri ha così analizzato il pareggio nel primo incontro di Champions League: "Ho visto degli aspetti positivi, ma anche negativi – ha esordito il tecnico a Sky – Abbiamo giocato una partita vera e siamo cresciuti molto dall'ultima di Firenze".

"C'è ovviamente anche l'aspetto negativo, perché la sensazione è stata quella di avere la partita in mano. Pareggiare così ci lascia l'amaro in bocca – ha aggiunto Maurizio SarriPeccato, perché abbiamo giocato in uno stadio difficile dove non è facile segnare. Stasera siamo andati vicini anche al 3 a 1 e nei minuti di recupero siamo andati ancora al tiro. La squadra è viva, ma bisogna evitare di cadere in situazioni prevedibili come i gol incassati da calcio piazzato".

Immagine

Il problema dei gol da palla ferma

Di fronte alla domanda su come può la Juventus evitare di farsi beffare sulle palle inattive, Sarri ha parlato di attenzione e determinazione: "Potremmo anche passare a uomo nelle marcature, ma con gli ultimi episodi Var è anche abbastanza rischioso. Bisogna migliorare in aggressività e in attenzione. Può succedere di prendere gol, loro hanno grandi saltatori, ma non dovevamo soprattutto sul secondo prendere gol così. Ci lavoreremo e cercheremo di rimediare a questo aspetto che ci sta costando qualcosa".

"Perché Cuadrado e non Bernardeschi? Era prevedibile che potesse venire fuori una partita aperta e con questi spazi il gioco di Cuadrado poteva esserci utile. A Firenze abbiamo sbagliato, ci siamo fatti influenzare e abbiamo perso il focus sull'obiettivo che erano tre punti. C'era divario fisico e la differenza era soprattutto mentale – ha concluso il tecnico – Oggi invece abbiamo giocato con la giusta determinazione e sono venute fuori cose le cose che proviamo tutti i giorni. La squadra si sta allenando bene, ora bisogna analizzare il problema delle palle ferme".

43 CONDIVISIONI
153 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views