Champions League, ufficiale: quattro italiane alla fase a gironi dal 2018/2019
Adesso è ufficiale: a partire dalla stagione 2018/2019, l'Italia avrà di nuovo quattro squadre fisse alla fase a gironi. Un diritto che compete all'Italia in quanto riservato alle prime quattro nazionali del ranking UEFA, e dunque anche a Spagna, Germania ed Inghilterra. Quella in corso, dunque, sarà l'ultima Serie A a riservare due posti fissi più uno preliminare per la Champions: dalla prossima sarà "caccia grande" ai primi quattro posti del campionato. Ma non è l'unica novità introdotta dalla UEFA.
Lista d'accesso
La fase finale sarà sempre composta da 8 gruppi da 4 squadre, per un totale di 32 squadre, con le prime due promosse agli ottavi e le terze "retrocesse" in Europa League. Cambiano invece i criteri d'accesso alla fase a gironi: saranno 26. In base alla classifica ranking, ogni nazione porterà un numero diverso di squadre: 4 per Inghilterra, Spagna, Germania e Italia; 2 per Francia e Russia; 1 a testa per Portogallo, Ucraina, Belgio e Turchia. A queste si aggiungeranno la detentrice del titolo e quella che avrà vinto l'Europa League. Le altre sei squadre arriveranno invece dai playoff: 4 dal percorso "campioni" e 2 dai playoff per «non» campioni, che essendo ora "liberi" da squadre italiane, spagnole, tedesche, inglesi, eccetera, permetteranno a diversi club di nazioni "minori" di giocarsi l'accesso ai gironi.
Nuovi orari
Addio al doppio turno martedì e mercoledì delle 20.45: la divisione di otto gare al giorno resterà, ma verranno divise a loro volta in due fasce. La prima vedrà due match giocarsi alle 19, la seconda quattro gare alle 21: in pratica, quanto già succede in Europa League. Una divisione che permetterà al pubblico, non solo europeo, di poter assistere a più match nella stessa giornata.
Nuova distribuzione finanziaria
Il montepremi annuale schizzerà verso l'alto arrivando a toccare circa 3 miliardi di euro, che verranno ripartiti in un modo diverso da quello attuale. Ai club andranno 2,4 miliardi, divisi in 4 voci: 15% dal market pool; 30% dalla partecipazione; 25% dai risultati stagionali; 25% dal ranking storico (che sarà diverso da quello «sportivo» usato nei sorteggi e che comprenderà anche i successi storici di ogni club).
