Champions League, Sampdoria-Werder Brema 3-2, cocente delusione per i blucerchiati
GENOVA. Il calcio si gioca fino all'ultimo minuto, lo sanno tutti, ma evidentemente i tedeschi ne hanno fatto il loro marchio di fabbrica. Un gol di Rosenberg in pieno recupero manda la Sampdoria ai supplementari, dove arriva poi la mazzata finale. Morale: i blucerchiati sono fuori dalla Champions League. Peccato, davvero un peccato, perché l'undici di Mimmo De Carlo avrebbe meritato il passaggio del turno, ma una distrazione é stata fatale.
Comincia benissimo la serata per la Sampdoria, Pazzini si confema in grande spolvero e sugli stessi binari della scorsa stagione. Al quarto minuto svetta di testa ed insacca un invitante cross mentre al dodicesimo inventa un destro al volo sul quale Wiese non riesce ad intervenire. Il "Luigi Ferraris" esplode, il punteggio dell'andata é ribaltato e la "Samp" é virtualmente qualificata alla fase a gironi. Il Werder Brema sembra accusare il colpo e le due reti subite devono aver scombinato tremendamente i piani di Schaaf. Il match peró si mantiene equilibrato, anche se un po' nervoso ed a metá partita il punteggio é invariato. Nella ripresa i tedeschi premono di piú, il tecnico indovina i cambi, ma é Marin ad essere l'inventore di tutte le giocate. Il novantesimo peró si avvicina ed anche la qualificazione per i doriani, soprattutto quando Cassano inventa un meraviglioso colpo di tacco sul quale il portiere tedesco non é impeccabile. Piovono applausi, Di Carlo decide di sostituire Fantantonio, ma al terzo minuto di recupero il neo-entrato Rosenberg trova un diagonale imparabile mandando tutti ai supplementari.
Nell'extra-time la Sampdoria finisce la benzina, mentre il "Nano magico" Marin continua ad inventare. La rete che é come una mannaia peró, porta la firma di Pizarro che al decimo del primo supplementare trova l'angolo piú lontano. La stanchezza si fa sentire sempre piú, per i blucerchiati é davvero il momento di alzare la bandiera bianca. Sconfitta bruciante, soprattutto per il calcio italiano che lotta con quello tedesco per il ranking Uefa. Una giornata davvero tristissima per il nostro calcio.
Jacopo Giove