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Champions League, Napoli-Athletic Bilbao 1-1: Higuain risponde a Muniain

Il Napoli, nei primi novanta minuti europei, pareggia grazie al gol dell’argentino. La qualificazione, ora appesa ad un filo, si deciderà nel match di ritorno al “San Mamés”.
A cura di Alberto Pucci
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L'obiettivo del Napoli, quello di avvicinarsi all'Europa che conta, è da questa sera un po' più lontano. Doveva essere una serata di festa, un serata da Champions League…lo è stata soltanto a metà. Il San Paolo, come al solito, ha risposto alla grande per la gara d'andata del preliminare tra gli azzurri di Benitez ed il temibile Athletic Bilbao, ma ha risposto quasi da solo poiché la squadra di Rafa Benitez, dopo un inizio convincente, non ha saputo avere la meglio sulla maggior freschezza atletica degli avversari. Che fosse difficile, lo si sapeva sin dallo sfortunato accoppiamento di Nyon. L'Athletic Bilbao si è dimostrata formazione tosta, scorbutica e piena di qualità e lo ha fatto capire subito resistendo agli attacchi di Higuain e compagni e portando a casa un risultato prezioso in vista della sfida di ritorno del 27 agosto a Bilbao. La condizione fisica ancora precaria ha giocato un brutto scherzo al Napoli ma, sotto la lente d'ingrandimento della critica, sono finiti anche alcuni giocatori e l'evidente carenza tecnica in mezzo al campo: una differenza esaltata dalla qualità mostrata dai vari Susaeta, Arudiz e, soprattutto, del "piccolo Messi" Muniain: l'autore del gol dell'1 a 0.

Insigne serata flop – Davanti agli occhi del nuovo commissario tecnico Antonio Conte, seduto in tribuna accanto al presidente Aurelio De Laurentiis, gli azzurri sono andati ad intermittenza: bene i primi 20 minuti, decisamente meno nella parte centrale della gara, meglio nel finale. Con Mertens inizialmente panchina, Hamsik e Callejon hanno faticato più del previsto a rifornire Higuain ed Insigne: insieme a Maggio, l'unico italiano in campo. Proprio lui, in apertura, ha avuto l'occasione più ghiotta: palla gol che Lorenzo, osservato speciale di Conte, non ha saputo agganciare a pochi metri dal portiere basco. I fischi che lo hanno accompagnato fuori dal campo, durante la sostituzione con Mertens (sottolineati nervosamente dallo stesso giocatore, che si è tolto la maglia lanciandola in panchina), lo terranno probabilmente sveglio per tutta la notte. Il nervosismo è stato il filo conduttore della serata del Napoli. Rabbia che ha spesso annebbiato le idee ai ragazzi di Benitez, schiacciati dalla pressione e dall'importanza della gara.

Salvagente Higuain – Se gli azzurri coltivano ancora qualche speranza, lo devono soprattutto al "Pipita" Higuain. Sceso in campo in condizioni precarie, l'argentino ha lottato contro la rognosa difesa avversaria, tirando fuori dal cilindro un gol fantastico: il nono in carriera contro i baschi. Una rete che ha saputo (parzialmente) rianimare il Napoli e trasformare in applausi i fischi di un San Paolo spazientito. Il forcing finale ha prodotto quattro grandi occasioni (due sventate da splendide parate di Iraizoz e due incredibilmente mangiate da Callejon e Michu), ma non la tanto desiderata rete della vittoria. Il risultato finale, ora pesa come un macigno sulla qualificazione europea. Il Napoli ha mantenuto la propria imbattibilità casalinga (ultima sconfitta contro il Viktoria Plzen nell’Europa League 2012/13), confermato l'ottimo trend contro le spagnole (3 vittorie e 2 pareggi) ma reso complicata la trasferta a Bilbao, quando dovrà cercare la qualificazione nell'inferno del "San Mamés". Benitez "stecca" nella sua 150esima partita europea, ma avrà a disposizione i prossimi novanta minuti per rifarsi. A Bilbao, però, il suo Napoli dovrà far meglio.

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