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Champions League, Messi e i pali lasciano Conte a bocca aperta

Davanti ad un Barcellona meno brillante del solito, i londinesi hanno retto il gioco dell’avversario, colpito due pali con Willian e trovato il gol ad inizio ripresa sempre con il brasiliano. Quando il match sembrava in discesa, il Chelsea ha però regalato la palla del pareggio all’argentino.
A cura di Alberto Pucci
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La Champions League come panacea di tutti i mali? Per Antonio Conte non può essere altrimenti, dopo una stagione decisamente al di sotto delle attese e le pesanti critiche che si sono sollevate sul suo conto nelle scorse settimane. Anche per la squadra di Valverde, però, la massima competizione continentale è fondamentale. Serve soprattutto per scacciare il ricordo di alcune recenti brutte figure nella Liga, che hanno fatto storcere il naso ai "puristi" del calcio totale degli orfani di Guardiola. Dopo sei anni d'attesa, Chelsea e Barcellona si sono così nuovamente affrontate allo "Stamford Bridge": vestito a festa per il ritorno della Champions.

Il primo round è terminato con un pareggio che sta stretto al Chelsea. Conte ha avuto il merito di tenere in pugno il match fino all'errore della sua difesa. Ha saputo impacchettare bene la sfida, ha messo in campo una difesa di ferro, un centrocampo pronto ad andare in guerra su tutti i palloni e un William spettacolare, capace di mettere in ombra i campioni del Barça. Certo, al "Camp Nou" sarà dura. Anzi, durissima perché la rete di Leo Messi, in gol al primo tiro della partita, ha complicato moltissimo i piani del manager salentino: ora atteso da un'altra battaglia, questa volta in casa blaugrana.

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I pali fermano il Barcellona

"Servirà la partita perfetta", aveva dichiarato Conte alla vigilia…e per i primi 45 minuti, Hazard e compagni hanno preso alla lettera il proprio allenatore e messo in soggezione lo squadrone di Valverde. Davanti ad un avversario con più qualità, si è visto infatti un Chelsea furbo e aggressivo. Una squadra che ha saputo attendere, chiudersi e ripartire grazie agli strappi di William (imprendibile per larghi tratti della gara) e alle giocate geniali di Hazard: il primo a bussare dalle parti di Ter Stegen, con un sinistro di poco alto. Al Barcellona è rimasto solo il possesso palla (71% contro il 29% all'intervallo) e qualche lampo di Leo Messi: il migliore tra i blaugrana, insieme a Paulinho. Per i catalani è stato un primo tempo di fatica, terminato 0 a 0 solo per la sfortuna che si è abbattuta su Londra. Che dalle parti di Stamford Bridge abbiano esaurito il credito con la Dea bendata, lo si è infatti capito sui due pali colpiti da William, che hanno evitato a Ter Stegen di raccogliere il pallone in fondo alla rete.

Messi ringrazia Azpilicueta

Con Alvaro Morata ai bordi del campo per il riscaldamento, e in attesa di entrare per far male ai vecchi nemici catalani, la ripresa si è aperta con la prima conclusione (sballata) di Suarez: fino a quel momento spettatore non pagante del match. Dopo pochi minuti, William ha invece fatto esplodere lo stadio londinese con il vantaggio meritato dei Blues: arrivato grazie all'ennesima sassata del brasiliano di Conte. Quando sembrava tutto in discesa per il Chelsea, si è invece acceso Leo Messi. E' bastato un errore sanguinoso di Alonso (in collaborazione con Fabregas ed Azpilicueta), per "lanciare" Iniesta e dare all'argentino l'opportunità del sinistro vincente. Il pareggio della "Pulce", una beffa atroce per gli inglesi (colpiti dal primo vero tiro in porta dei catalani), ha così accompagnato le squadre fino al novantesimo sul risultato di parità. Il Barcellona torna a casa con un pareggio prezioso. Al Chelsea ora servirà un miracolo per battere il Barça e non incassare reti al "Camp Nou".

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