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Champions League: Manè, Salah e Origi al top nel Liverpool solo Son si salva nel Tottenham

Alla fine ha vinto il Liverpool di Klopp bravissimo a non sbagliare l’approccio al match e andare in vantaggio al primo minuto. Manè tra i migliori in campo, insieme ad Alexander-Arnold. Firmino flop ma il cambio per Origi è vincente. Nel Tottenham solo Son si salva a pieni voti, ma non può bastare.
A cura di Alessio Pediglieri
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Alla fine l'ha vinta Klopp e il suo Liverpool che alza al cielo la sesta Champions della storia del club. Una gara che è stata giocata per molti tratti con il freno a mano tirato e condizionata dalla rete dopo solo 26 secondi di Salah su rigore. Gli Spurs hanno messo in campo maggior freschezza atletica e fiammate di bel gioco, i reds sono stati più cinici, spietati punendo all'inizio e alla fine, soffrendo nel mezzo.

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Kean tradisce gli Spurs

Nello scacchiere del primo tempo Jurgen Klopp ottimizza il vantaggio immediato frenando tutte le idee del Tottenham sul nascere. Ottimo approccio al match, con gli Spurs che tendono a fare più gioco e possesso ma che stentano in fase offensiva a creare reali occasioni di pericolo per Alisson. Colpa soprattutto, di un Kean inesistente. Forse limitato dai problemi alla caviglia, l'attaccante inglese non riesce mai a entrare in una azione importante, venendo meno al ruolo richiestogli da Pochettino: punto di riferimento per Son e Alli.

Il solito Son, migliore dei suoi

Di contro, sempre alta la qualità espressa dal coreano Son degli Spurs, l'unico a riuscire a muoversi tra le linee di una difesa a 4 aiutata da due mastini in mediana come Henderson e Wijnaldum. Sono sue le azioni più interessanti anche se da solo può ben poco davanti ad un Liverpool attento e se anche Alli va a corrente alternata, i problemi si sommano.

Centrocampo sotto tono, Eriksen non fa mai la differenza

Nel Tottenham è mancato il raddoppio in mediana, Winks e Sissoko (al di là del fallo da rigore) restano imballati più attenti a frenare le azioni avversarie che imbastire gioco offensivo e i tiri dalla distanza non permettono al Tottenham di alzare con costanza il proprio baricentro. Con Eriksen che si trova da solo a cantare e portare la croce.

Liverpool trascinato da Manè

Per Klopp quasi tutto bene. Manè, migliore in campo nel primo tempo è in serata e lo si vede nel momento in cui varia da sinistra a destra e con Trippier o Alderweireld costretti a mettergli spesso le mani addosso per fermarlo. Permettendo spazi di inserimento al solito Salah che sfrutta l'arma della velocità al suo arco. Chi manca è Firmino che, però, arretra molto in aiuto a manovra senza palla.

Da Alexander-Arnold a Origi, reds ok

Positivo anche il primo tempo di Alexander-Arnold che non solo tiene testa a Son ma si propone spesso sulla fascia creando superiorità numerica per il Liverpool. Poi cala alla distanza, con Klopp che opta per la sostituzione a metà ripresa. Bene anche la marcatura quasi a uomo di Wijnaldum su Eriksen mentre Fabinho pensa a coprire nei raddoppi laddove serve. Mentre chi non si vede mai (e verrà sostituito) è Firmino, inconsistente in avanti, del quale prende il posto Origi che allo scadere si inventa il 2-0 della gloria.

Più Klopp di Pochettino, cinismo vs costruzione

Tra Klopp e Pochettino, il primo tempo viene vinto ai punti dal tecnico tedesco: il Tottenham è sceso in campo con un prevedibile 4-2-3-1 davanti al quale il Liverpool ha contrapposto un mix tra zona e marcatura a uomo e una difesa a 4 molto larga sulle fasce. Difendendo in 10 dietro la linea della palla all'occorrenza e puntando sugli scatti di Salah e Manè, Klopp ha tolto rifornimenti ai londinesi. Poi, quando la stanchezza si fa sentire e le squadre si allungano, la differenza la fanno proprio i cambi con Klopp che trova quello vincente con Origi mentre Pochettino resta a bocca asciutta con Lucas.

Tabellino e voti

Tottenham-Liverpool 0-2 (1′ Salah rig, 85′ Origi)

Tottenham (4-2-3-1): Lloris 6; Trippier 6; Alderweireld 5,5; Vertonghen 5,5; Rose 6; Winks 5 (21′ st Lucas Moura); Sissoko 5,5 (29′ st Dier); Son 7; Alli 6 (37′ st Llorente); Eriksen 5,5; Kane 5.
A disp.: Vorm, Gazzaniga, Sanchez, Aurier, Foyth, Davies, Walker-Peters, Wanyama, Lamela.
All.: Pochettino

Liverpool (4-3-3): Alisson 6,5; Alexander-Arnold 7, Matip 5,5, Van Dijk 6, Robertson 6; Fabinho 6, Henderson 6,5, Wijnaldum 6 (17′ st Milner); Salah 6.5, Firmino 5 (13′ st Origi 6,5), Mané 6,5 (45′ st Gomez).
A disp.: Mignolet, Kelleher, Lovren, Moreno, Lallana, Brewster, Oxlade-Chamberlain, Shaqiri, Sturridge. All.: Klopp

Arbitro: Skomina (Slovenia)

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