Champions League, l’avversario della Juventus: il Borussia Dortmund
La premessa è da sottolineare: non sarà facile ma alla Juventus è andata bene. A dirlo è stato a caldo lo stesso Pavel Nedved in diretta da Nyon dove è stato sorteggiato il tabellone degli ottavi di finale di Champions League. I campioni d'Italia scenderanno in campo il prossimo 24 febbraio a Torino e poi si presenteranno a Dortmund il prossimo 18 marzo 2015. Una sfida ‘abbordabile' per i bianconeri che hanno evitato di impattare da subito contro i colossi del Bayern Monaco e del Real Madrid al momento le due super potenze europee che non incroceranno il cammino con la Juventus. Un sospiro di sollievo ma anche forte attenzione nella preparazione di una partita che non dovrà veder lasciato in parte alcun dettaglio. Gli avversari, vice campioni d'Europa un'edizione fa, stanno vivendo un anno che sembrerebbe di transizione, avendo cambiato moltissimo in estate. In Bundesliga non vanno bene, anzi vanno malissimo, complici infortuni e risultati negativi difficilmente spiegabili soprattutto a fronte di quanto fatto vedere in Europa. Ed è proprio il Borussia di Champions che deve interessare alla Juventus, capace di comandare senza indugio il proprio girone chiudendolo da primo della classe e dimostrando che l'aria di Coppa fa benissimo agli uomini di Klopp.
Pessimo in Bundesliga. In Bundesliga son dolori, per un campionato che è stato segnato sin dall'inizio con la sconfitta interna nella prima giornata di Bundesliga contro il Bayer Leverkusen in una sfida non impossibile ma che ha scoperchiato subito il calderone della crisi in casa Dortmund. Non è un caso infatti se oggi la squadra guidata da Jurgen Klopp sia immischiata nella lotta per non retrocedere con appena 14 punti conquistati nelle 15 giornate fin qui giocate. Una marcia da neopromossa o da provinciale cosa che i gialloneri non sono assolutamente anche per la rosa che hanno a disposizione. Eppure ad oggi sono ben 9 le sconfitte all'attivo, più di qualsiasi altra squadra della Bundesliga. Un trend che in vista del girone di ritorno di certo ha i presupposti per essere ribaltato e che potrebbe essere una molla ulteriore per dare la scossa in Europa. Archiviati da tempo sogni di gloria di vincere lo scudetto proprio in Champions League saranno legate tutte le speranze di gloria.
Bello in Europa. Quando parte la famosa musica di Champions League il Borussia si trasforma: 13 punti conquistati sui 18 a disposizione e primo posto nel gruppo D. Il Borussia di Champions non è neanche lontano parente di quello inconcludente che si vede in Bundesliga con 4 successi in altrettante partite in giro per il Vecchio Continente. La squadra di Klopp ha messo al sicuro la qualificazione agli ottavi di finale tanto che si è potuta permettere di rallentare la corsa nelle ultime due giornate. Ma i numeri parlano per il Borussia: con appena 4 reti subite, la retroguardia giallonera è tra le migliori della competizione.
Da Lewandoski a Immobile, il cambio in estate. Forse i guai in campionato sono anche figli dei cambiamenti estivi dovo sono cambiati i punti di riferimento. Certo, ci ha messo del suo anche la mala sorte con i continui infortuni ma la partenza di Lewandowski ha lasciato un vuoto sia a livello qualitativo che dal punto di vista carismatico difficile da colmare. Il Borussia Dortmund ha provato a controbilanciare questa perdita consegnando a Klopp due attaccanti di grande valore ma ancora giovani, acerbi e con una esperienza da formare: Ciro Immobile ed Adrian Ramos. A questo, si aggiunga anche il capitolo infermeria dove oramai è di casa quasi in seduta stabile Marco Reus stella e talento cristallini ma che mai si è potuto dedicare alla causa con continuità.
Rosa completa, classe da vendere. Jurgen Klopp ha però una rosa di primo livello partendo dal portiere Weidenfeller tra i pali anche se il tecnico tedesco ha provato in più di una occasione il secondo, Langerak. In difesa Subotic, Hummels, Papastathopoulos e Piszczek garantiscono il giusto mix di esperienza e forza fisica, mentre il ritorno in rosa di Kagawa, insieme a Kehl e Bender, ha permesso al centrocampo di acquisire sostanza e quantità così come l'approdo di Immobile ha confermato di ben integrarsi con Reus (quando ha potuto giocare) e con la velocità e il dinamismo di Aubameyang. Anche Gundogan, rientrato dall'infortunio sembra aver subito garantito qualità aggiunta, così come Mkhitaryan (al momento però out) e Blaszcszykowsk, Sahin e Schmelzer capaci a subentrare in gara in corso senza problemi.
La stella di cristallo: Reus il fenomeno sempre infortunato. Marco Reus è il talento che tutti vorrebbero, capace di fare la differenza, dalla classe certificata ma che il Borussia non può utilizzare. L'infortunio, poco prima dei Mondiali, ha gettato nello sconforto il commissario tecnico teutonico Low che proprio sul talento del Dortmund faceva grande affidamento per vincere la Coppa del Mondo, poi arrivata comunque. Lo stesso pensiero che ha da sempre anche Klopp che si è opposto a qualsiasi voce di vendita del giocatore in grado di dare infinita qualiutà sia se schierato da ala sia da trequartista. Reus è dotato di grande velocità e di dribbling secco, capace di sopperire alla poca vena sotto port dove è molto più letale in chiave di di assist-man che da uomo gol. Ma contro la Juventus la sua presenza sarà più no che sì.