Play-off Champions League 2011-2012, l’Arsenal elimina l’Udinese
Come previsto è stata una bella partita. Come previsto ha prevalso l’esperienza dei Gunners. L’avvio negativo in Premier League
dell’Arsenal lasciava sperare l’Udinese, che dopo aver chiuso in vantaggio la prima frazione, pensava, giustamente, all’ingresso in Champions League. La realtà, però, è stata diversa, perché gli inglesi sono molto più abituati a giocare questo tipo di partite. La conferma si è avuta sia a inizio secondo tempo, quando la personalità di giocatori come Rosicky e Van Persie si è fatta sentire, che (soprattutto) dopo il rigore fallito da Totò Di Natale, che ha messo la pietra tombale alla partita.
Guidolin sceglie, di fatto, un 4-5-1 con Badu ed Asamoah nel mezzo ed Armero in appoggio a Di Natale in fondo c’era da recuperare un solo gol. Wenger, con tanti infortunati, ha schierato i giovani Jenkisnon e Frimpong. Ancora acerbo il prima, manca la personalità,più interessante il ghanese. Mentre Bakary Sagna è finito sulla fascia sinistra. Come nella gara di andata gli inglesi partono forte. Dopo 48’’ i Gunners sono già pericolosi con Gervinho. Al 2’ Handanovic respinge su Walcott. L’Udinese segna, al 9’, ma Di Natale è in fuorigioco. Fioccano le azioni da gol. Perché le squadre sono corte. I friulani vanno a pressare sui portatori di palla, e spesso si trovano con la difesa altissima. L’obiettivo del tecnico veneto è chiaro, bisogna chiudere gli spazi e ripartire in contropiede.
L’Udinese che ha il sostegno del C.T. dell’Inghilterra Fabio Capello, friulano doc, presente in tribuna, gioca una ventini minuti di livello altissimo. La difesa dei Gunners balla, Di Natale colpisce al volo e prende il palo. Alla mezz’ora Handanovic è straordinario. Prima si supera su Walcott, che ha colpito a botta sicura, servito da Gervinho, poi su capitan Van Persie. L’azione successiva i friulani sono pericolosi sempre con Di Natale, Szczesny ribatte e Djorou spazza. Le volate offensive dei ragazzi di Guidolin sono ripagate al 38’ quando va in gol di Totò Di Natale. Nell’intervallo l’Udinese vede la qualificazione, Wenger, invece, dà la scossa ai suoi ed inserisce Rosicky. Con il ceco i Gunners acquistano esperienza e geometria.
Al 10’ della ripresa pareggia l’Arsenal splendida giocata di Gervinho, tocco intelligente per Van Persie che, ben appostato, non ha difficoltà ad insaccare.
L’Udinese reagisce e dopo tre minuti l’ottimo arbitro portoghese Becerenca, che ha lasciato giocare per tutto il corso del match, assegna un rigore ai bianconeri. Di Natale tira a mezza altezza, il portiere polacco dei Gunners intuisce e manda in angolo.
Il rigore fallito da Totò Di Natale è una mazzata tremenda per i padroni di casa. Guidolin per aumentare il peso dell’attacco schiera Fabbrini e prova a mescolare le carte. Le mosse non danno i risultati sperati. Walcott, servito da Sagna, si fa una trentina di metri da solo e, porta l’Arsenal sul 2-1. Qualificazione in ghiaccio.
Nel finale l’arbitro, forse, esagera con i cartellini. Di Natale colpisce un altro palo. L’Udinese giocherà l’Europa League, Arsène Wenger potrà, ora, spendere gli oltre sessanta milioni ricavati dalle cessioni di Nasri e Fabregas.