Champions League, il Borussia è pronto per Napoli. Klopp: “Possiamo ancora crescere”
La febbre a Napoli è già alta e c'è da credere che nei prossimi giorni salirà ancora il termometro del tifo in attesa del debutto in Champions League al San Paolo. La prelazione per i 13mila abbonati ha confermato la tendenza a popolare lo stadio in ogni suo posto: quasi tutti hanno prenotato il biglietto per la gara in programma mercoledì 18 settembre e da inizio settimana è cominciata la vendita libera dei tagliandi sia peri Distinti che per la Curva. Dopotutto da affrontare alla ‘prima' europea non c'è un avversario qualunque ma quel Borussia Dortmund dei miracoli che ha fatto parlare benissimo di sè l'anno scorso, raggiungendo il traguardo che oggi ogni napoletano pretende per sè: la finalissima.
Il Girone di Ferro, per arrivare lontano – Se a Napoli il clima è rovente, non meno è quello a Dortmund dove si sta ancora godendo dei fasti della scorsa cavalcata in Coppa. Nessun dramma nè delusione per la sconfitta in favore degli acerrimi rivali del Bayern Monaco, ma semplicemente la conferma di essere entrati nel giro che conta del calcio internazionale, di poter giocare a livello dei top-club del Vecchio Continente e – magari – riuscire laddove l'anno scorso si è sbagliato: vincere la finale. Questo è lo spirito che avvicina i gialloneri alla delicatissima trasferta di Napoli, debutto per l'edizione 2013-2014 dove il tecnico Jurgen Klopp sa perfettamente di dover affrontare difficoltà maggiori non essendo più una sopresa. "Potremmo uscire anche nella fase a gironi" ha ricordato l'allenatore vice campione d'Europa, sottolineando una prima fase in cui il Napoli in primis ma anche Arsenal e Marsiglia daranno filo da torcere per conquistare le prime due piazze valide per il passaggio del turno. Per un girone di alta qualità: "La qualità delle altre squadre è elevatissima. Vogliamo migliorare e giocare a un certo punto della stagione il nostro miglior calcio possibile. Ancora non so esattamente come sarà, lo scopriremo di giorno in giorno, prima di poter dire finalmente: ecco, questo è il nostro livello massimo"
Borussia in crescendo, la final è stata solo l'inizio – Per questo, a Napoli, il Borussia dovrà tornare a fare il Borussia: "Solo qualcuno dei miei ragazzi pensava che sarebbe diventato un calciatore della Bundesliga. Cinque anni più tardi abbiamo vinto due volte il campionato e una volta la Coppa di Germania. Ma non abbiamo ancora raggiunto il nostro apice. L'anno scorso ci siamo andati vicini in termini di risultati. Ancora non sappiamo quanto bene può giocare la squadra, lo dobbiamo ancora far vedere: nessuna squara raggiunge la finale solo perché è la migliore e la più forte. E noi non siamo certamente la migliore squadra, e per questo ci serve un po' di fortuna in più. Serve grande cuore e volontà, solo così possiamo farcela".
Una sfida nella sfida, tra qualità e tecnica – Le forze in campo saranno di altissimo livello:oltre il Dortmund chiamato a ripetersi, ci sarà l'Arsenal che ha acquistato la stella Ozil e l'Ol. Marsiglia pronta a giocare da terzo incomodo. Senza dimenticare il Napoli di Benitez che merita un posto a parte per i cambiamenti e il miglioramento complessivo della squadra rispetto all'anno passato. Per Klopp, un problema in più, perchè davanti a qualità si può solo rispondere con qualità: "Noi allenatori non possiamo trasformare giocatori scarsi in bravi calciatori. Né tantomeno possiamo trasformarli in calciatori molto bravi o eccellenti. La prima cosa è cercare di assicurarsi i calciatori giusti, riconoscerne il potenziale, svilupparlo e affinarlo con l'aiuto di tutti. Questa è la cosa più importante. E' questa la strada per cercare il successo".
Come ha fatto il Napoli, almeno sulla carta.