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Champions League femminile, vince il Francoforte: battuto in finale il Psg di Sara Gama

La calciatrice triestina, classe 1989, è la prima italiana ad arrivare in finale del trofeo continentale.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Francoforte vince la sua quarta UEFA Women's Champions League: le tedesche battono 2-1 il Paris Saint-Germain e tornano sul tetto d'Europa dopo i successi del 2002, 2006 e 2008. Apre le marcature Sasic dopo 32 minuti per le tedesche, pareggia Delie al 40′ per le parigine. Quando i supplementari sembrano inevitabili, Islacker ha siglato al 92′ il gol che ha deciso il match, regalando la coppa al Francoforte. Una finale storica anche per il calcio femminile italiano, che per la prima volta ha visto arrivare una sua calciatrice arrivare alla finalissima continentale: Sara Gama. La triestina classe 1989, già terzino della Nazionale azzurra allenata da Antonio Cabrini, è la prima calciatrice italiana a raggiungere la finale continentale: un piccolo grande risultato per l'intero movimento rosa del Belpaese.

Sara Gama è anche il simbolo anche dell'interculturalità italiana: il padre ingegnere congolese e la madre triestina si sono conosciuti all'Università, dando alla luce il 27 marzo 1989 lei, Sara, oggi terzino in uno dei club più importanti d'Europa. La gavetta con squadre miste, poi il passaggio alle squadre femminili vere e proprio, che in Italia non sono professioniste ma dilettantistiche (il Dipartimento Calcio Femminile è una branca della Lega Nazionale Dilettanti). Ma questo non la scoraggia: mentre nel resto d'Europa le ragazze possono fare vita d'atleta a tutti gli effetti, lei continua a seguire la sua strada di "dilettante". Parte con il Tavagnacco, formazione friulana di Serie A, e si guadagna la Nazionale giovanile italiana dove esplode: nel 2008 vince il titolo europeo under-19 con le Azzurre, primo e finora unico titolo di una formazione giovanile italiana sia nel maschile che nel femminile. Nel 2009 passa al Chiasiellis, sempre in Friuli e sempre in Serie A, dove nonostante un infortunio che la tiene lontana dai campi di gioco a lungo, continua a mettersi in mostra. Nel 2012 passa al Brescia ed arriva ad un passo dalla Champions League chiudendo al 3° posto il campionato. Resta un anno con le rondinelle, poi nel 2013 la chiamata da Parigi: il Paris Saint-Germain la vuole, il tecnico Farid Benstiti crede in lei e la lancia titolare. Poi un nuovo infortunio la tiene fuori dal campo, lei non molla: si rimette sotto, torna in campo e si riconquista il posto in squadra. Anche in Champions League, dove a Berlino è diventata la prima italiana a giocarsi il titolo continentale.

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