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Champions League dei vecchietti: Weir supera Costacurta, Ballotta sempre leader

L’eliminazione dei Rangers contro il Malmo fa svanire la rincorsa di David Weir al primo posto della classifica dei giocatori più anziani che hanno giocato in Champions. Titolo che si tiene stretto l’italiano Marco Ballotta.
A cura di Alessio Pediglieri
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A volte la Champions League fa parlare di sè al di là dei risultati che una squadra ha raggiunto. Aneddoti, storie, racconti che fanno la storia della più importante kermesse europea per club. E così, anche per la stagione 2011-2012, mentre tutti proveranno a prendere la ‘lepre' Barcellona, oramai all'unanimità la formazione più forte degli ultimi dieci anni,c'è anche una nuova storia parallela, extracalcistica ed è quella relativa ai ‘vecchietti' della Champions.

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AGGANCIO RIUSCITO – Con il rinnovo di David Weir ai Rangers di Glasgow, infatti, la classifica dei giocatori più vecchi ad aver disputato una gara di Champions League ha subito un altro scossone.
Il portiere Edwin van der Sar si è ritirato dopo la finale di Champions League tra Manchester United e Barcelona, finita con la vittoria degli azulgrana. Aveva 40 anni e 211 giorni, ed è diventato il calciatore più vecchio a disputare una finale. Nella classifica assoluta della competizione, l'olandese però rimane al terzo posto a pari merito proprio con Weir, che aveva esattamente la stessa età nell'ultima gara della scorsa fase a gironi contro il Bursaspor. I Rangers Glasgow purtroppo hanno fallito l'entrata alla fase a gironi della prossima Champions, venendo eliminati nel terzo turno preliminare con il Malmoe. Weir, capitano degli scozzesi, ha disputato la gara d'andata e la sua ‘scalata' alla vetta della classifica dei ‘vecchietti' da Champions si è fermata qui: anche se non ha ottenuto la qualificazione, Weir ha fatto scendere Van der Sar al quarto posto e il giocatore dei Rangers, a 41 anni e 66 giorni, ha scavalcato anche Alessandro Costacurta, diventando il giocatore più anziano escludendo i portieri e il secondo più anziano in assoluto.

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BALLOTTA, IL PORTIERE DI NOTTE IRRAGGIUNGIBILE – Proprio l'Italia detiene alcuni nomi importanti all'interno di questa speciale classifica di Champions e tra questi il primatista assoluto. Tra i ‘vecchietti' più longevi non può non essere ricordato Marco Ballotta, ‘recordman' con 43 anni e 253 giorni. "Quando ero giovane mi dicevano che dovevo lavorare di più per migliorare. Ora che sono vecchio, mi dicono di lavorare di più a causa della mia età – ha dichiarato Ballotta, il giocatore più vecchio a scendere in campo in Serie A e in Champions League -. Non ci sono segreti particolari. Bisogna restare motivati, ma la cosa più importante è continuare a divertirsi sia in allenamento che in partita e, possibilmente, non infortunarsi mai". L'ex portiere si è ritirato nell'estate 2008, riapparendo brevemente come attaccante nel Calcara Samoggia la stagione successiva. "Non avevo mai segnato e mi mancava questa esperienza", ha spiegato. Dietro di lui e Weir, un altro italiano, Alessandro Costacurta con l'ultima presenza a 40 anni e 213 giorni
Insieme a Mauro Tassotti, Franco Baresi e Paolo Maldini, Costacurta ha formato uno dei quartetti difensivi più famosi del calcio europeo. Anche se il gol non è mai stato la sua specialità, quello nella gara persa 3-2 contro l'Udinese nel 2007 lo ha fatto diventare anche il più anziano marcatore di tutti i tempi in Serie A. Terzo per numero di presenze nella storia del Milan, con 458 partite di campionato e 660 in totale, l'ex centrale azzurro ha vinto 23 trofei con i rossoneri, compresi sette Scudetti e cinque Coppe dei Campioni.

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IL PODIO DEI VECCHIETTI – Dietro ai due italiani, Edwin van der Sar con 40 anni e 211 giorni. Pur avendo concluso la carriera con una sconfitta in finale di Champions League, Van der Sar non può avere rimpianti perché l'aveva già vinta con l'Ajax (1994/95) e Manchester United (2007/08). Questi sono stati i più grandi successi in una carriera stellare, che lo ha visto giocare anche alla Juventus e al Fulham e stabilire il record di 130 presenze nella nazionale olandese. "Un calciatore sogna di giocare in nazionale e di vincere la Champions League – ha commentato -. Se ce la fai, tieni la coppa in mano per circa cinque secondi e poi la passi al compagno a fianco. È incredibile quando, il giorno dopo, guardi la foto e capisci che quell'immagine rimarrà immortalata per sempre". Sul podio, al posto d'onore, invece è salito proprio Weir. Lo scozzese ha firmato il suo primo contratto da professionista alla "veneranda" età di 22 anni, esordendo nei Rangers a 36 dopo una carriera al Falkirk, all'Heart of Midlothian e all'Everton. Il centrale, che conta anche 69 presenze nella nazionale scozzese, ha iniziato la carriera da attaccante e non ha mai badato alla sua età: "È semplice, non ci penso. Mi considero solo uno dei giocatori a disposizione. Non mi interessa la mia età e non cambio atteggiamento, nonostante le tante domande".

Quinto in classifica,il portiere Dany Verlinden del Brugge, con 40 anni e 117 giorni
In Belgio, il portiere ha vinto cinque campionati tra il 1988 e il 2004, stabilendo il record di imbattibilità di 1.390 minuti dal 3 marzo al 26 settembre 1990. Tuttavia, recentemente ha dichiarato che "un giocatore non si preoccupa troppo dei record ". L'ex K. Lierse soprannominato "The Wall", ha collezionato una presenza in nazionale e ha concluso la carriera in modo clamoroso, segnando un autogol in rovesciata nella finale di Coppa del Belgio vinta 4-2 sul KSK Beveren. "È successo tutto velocemente – ha commentato -. Non penso di aver mai segnato un gol più bello!".

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