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Champions League, Arsenal-Psg ad alta tensione: negato il visto a Aurier

Per il difensore della Costa d’Avorio è stato negato il visto necessario per entrare in Inghilterra, così il Psg affronterà l’Arsenal senza uno dei giocatori più forti in rosa. Aspra la replica del club parigino: “Mancanza di rispetto per il club, risposte tardive che ledono il diritto di presunzione di innocenza”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Paris Saint Germani affronterà la super sfida contro l'Arsenal in quel di Londra senza poter contare su uno dei suoi uomini migliori, Serge Aurier, il difensore che non è potuto aggregarsi alla squadra per la mancanza del visto necessario a volare fino Oltremanica. Una grana che Emery dovrà risolvere entro mercoledì sera trovando valide alternative in campo per ovviare all'assenza del giocatore. Intanto, il club francese ha formalmente criticato quanto accaduto.

La nota della società francese è forte e chiara: “In un primo momento, dopo aver fatto regolare domanda corredata da tutti i documenti necessari, al giocatore della Costa d’Avorio è stato concesso lo scorso 18 ottobre il visto d’ingresso nel Regno Unito. Tuttavia il 16 novembre tale visto è stato revocato dal Ministero degli Interni britannico che ha giustificato tale decisione citando una condanna ad Aurier inflitta il 30 settembre 2016. Il PSG, in tutta trasparenza, aveva informato le autorità britanniche di tale situazione, così come del ricorso di Aurieri contro tale condanna (al momento sospesa)”.

Un incidente ‘diplomatico' con gravi ripercussioni sul campo perché Aurier è uno dei fidati di Emery, un giocatore che è sempre sceso in campo e che ha mostrato qualità importanti per la difesa parigina. Adesso, la mancanza del visto ha fatto infuriare il Psg che  – anche se non ha problemi per il passaggio agli ottavi di finale – non ha accettato la situazione, chiamando in causa anche il ruolo dell'Uefa.

Sul sito ufficiale della società, il comunicato continua su toni aspri: "Il giocatore deve vantare del diritto di presunzione di innocenza come qualsiasi altra persona che effettua un ricorso. Deploriamo vivamente l’accaduto ed il fatto che tale decisione ci sia stata comunicata solo alle ore 14,00 di martedì. La risposta che è stata data è arrivata in maniera estremamente tardiva e rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti del club. E’ un qualcosa difficile da capire in ambito di diritto europeo, volevamo andare a Londra con la migliore squadra possibile. Invitiamo i nostri tifosi ad essere più uniti che mai a sostegno del loro club”.

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