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Champions League, Allegri: “Ho solo 13 giocatori, contro il Celtic punto su San Siro”

Con un Milan falcidiato dagli infortuni, il tecnico chiama a sè il popolo rossonero: “Ci sono i presupposti perchè il clima sia quello giusto”. Poi torna sul campionato: “Non sono un disonesto. Le accuse di Montella? Noi a Firenze abbiamo pagato spesso…”
A cura di Alessio Pediglieri
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Tredici giocatori. Non uno di più. Forse uno di meno: Andrea Poli. Questa è stata  la (facile) conta da parte di Massimiliano  Allegri a 24 ore dal debutto stagionale nella Champions League dopo il turno preliminare vinto contro il PSV. Una manciata di uomini, sufficienti per una squadra titolare ma non per permettere scelte o cambi prima e durante il Match. Che sarà contro il Celtic Glasgow un avversario difficile, tradizionalmente indomabile e contro cui servirà il sacrificio di tutti per non soccombere alla prima europea. Ma il tecnico rossonero non appare abbattuto, sa che il periodo nero passerà: l'importante è resistere al fronte. Calarsi l'elmetto e se possibile, usare la baionetta.

Matri, l'anti Celtic – E una baionetta affilata potrebbe essere proprio Alessandro Matri, l'ultimo arrivato nell'attacco rossonero che giocherà da titolare al fianco di Balotelli. Un po' perchè Allegri crede molto nell'ex juventino che ha avuto modo di allenare ai tempi del Cagliari, un po' per necessità perchè senza Kakà, El Shaaraway, Niang, Pazzini, non c'è più alcuna punta a disposizione oltre a SuperMario. "L'anno scorso segnai contro gli scozzesi" ricorda Matri in conferenza con Allegri: loro sono molto forti in casa, ma sono pericolosi. Sono fisici e tecnici, ma poi starà a noi indirizzare la partita nel migliore dei modi"

Squadra fatta – "Ho solo due dubbi in difesa tra Constant ed Emanuelson e uno tra Birsa e Robinho; sceglierò entro domattina (mercoledì, ndr). Giocheranno poi Zaccardo, Mexes e Zapata; poi Nocerino, De Jong e Muntari e in attacco Matri e Balotelli". Allegri non fa pretatica, non può. L'unica certezza è che a San Siro ci sarà un clima delle grandi occasioni capace di trascinare la squadra all'impresa: "Dalla nostra avremo però 50mila tifosi e i ragazzi risponderanno facendo una grande partita. Contro gli scozzesi dobbiamo cercare di vincere con una buona solidità difensiva di squadra, non solo di reparto. Dobbiamo ritrovarla in Europa e in campionato: se difendi meglio attacchi meglio. Sono tre punti importanti per il futuro in Champions. Ci sarà l'atmosfera giusta: i presupposti migliori"

Infermeria piena ma senza paura – L'elenco degli indisponibili farebbe paura a chiunque ma non al tecnico rossonero che ostenta tranquillità: "Abbiamo infortuni traumatici e solo 4 muscolari: El Shaarawy, Montolivo, Abate che si è infortunato in Nazionale, e Kakà, che è arrivato da due settimane e sabato avrei fatto giocare solo un tempo se non si fosse fatto male Montolivo. Poi ci sono due menischi lesionati, una rotula fratturata, la spalla di Niang, che domenica torna, e Pazzini, che è stato operato solo il 23 maggio perchè nel finale di stagione avevamo bisogno di lui".

La scia del campionato – Tra polemiche e vecchie ruggini. Allegri si ritaglia uno spicchio di conferenza anche per tornare sull'episodio di Torino e sulle polemiche che hanno caratterizzato la partita della Fiorentina: "Furibondi con me a Torino? Le immagini confermano che noi abbiamo avuto un comportamento regolare. Ma li capisco; vincevano 2-0 a 5′ dalla fine. Quindi è scattata la rabbia. Ma a freddo ti rendi conto che le cose sono andate in modo diverso. Non sono un disonesto. Le dichiarazioni di Montella? …A Firenze abbiamo pagato spesso, vedi le squalifiche di Ibra e Balotelli".

 

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