Champions, la Top 5 delle squadre più giovani e vecchie
Fra squadre che si affidano a calciatori rodati e smaliziati e compagini che, al contrario, decidono di schierare giovani di belle speranze, tutte, o quasi, affrontano la Champions League per ben figurare e, magari, vincere la coppa dalle “grandi orecchie”. Due modi agli antipodi di affrontare questa prestigiosa competizione e che portano una certa varietà all’interno del torneo stesso con, allo stesso tempo, collettivi giovanissimi e squadroni d’esperienza. Andiamo a vedere quindi come vengono coniugate queste due filosofie con le formazioni titolari più “anziane” e quelle più giovani della massima competizione calcistica continentale.
Juve, la “Vecchia” Signora della Champions League
Iniziando dalle squadre più esperte, fra i 5 collettivi più rodati della Champions figura la Juventus di Allegri. I bianconeri, o meglio, senza mancanza di garbo la Vecchia Signora, è quella che si prende, con pieno merito, il non del tutto invidiabile scettro di formazione più navigata. Una conseguenza, questa, non solo della lunga militanza di molti calciatori cresciuti e maturati a Torino ma anche del recente mercato con l’approdo di uomini molto esperti (Cuadrado, Higuain, Benatia o Dani Alves).
Questo primato, nell’undici titolare, si è manifestato per la Juve in 3 delle 4 gare disputate finora con una media età che è passata dai 30,1 nella prima col Siviglia ai 30,7 contro il Lione in casa, fino ai 30,6 della trasferta di Zagabria. Al secondo posto fra le squadra “matusa” di questo torneo invece, c’è il pugnace Besiktas di Quaresma e Senol Gunes con il picco di media età per calciatori schierati di 29,4 anni (contro il Benfica) e 29,7 (contro il Napoli).
In terza posizione il Rostov, il “Leicester” russo (vittoria del titolo sfiorata lo scorso anno in Premier Liga) con i 29,1 anni d’età media raggiunti nel match perso a Madrid per 2-1 contro l’Atletico. A seguire, il Ludogorets di Georgi Dermendzhiev che, a fronte dell’età media complessiva del team che si aggira intorno ai 27,6 anni, ha schierato nell’ultimo turno casalingo contro l’Arsenal (sconfitta per 2-3) 11 uomini esperti (fra cui Minev 36 anni o Dyakov 32) totalizzando una media età di 29 anni. In quinta posizione, invece, il Bayern Monaco di Ancelotti con i 28,9 anni toccati nell’incontro perso in trasferta 1-0 contro l’Atletico di Simeone.
Fra i team giovani, Benfica e Borussia al comando
La filosofia del progetto giovane e, almeno in prospettiva, vincente viene esperita in questa Champions da più squadre. Certo, queste compagini non hanno come obiettivo principale quello di vincere il trofeo ma quello di ben figurare nella competizione. Eppure, il Benfica o il Borussia Dortmund stanno portando a grandi livelli di eccellenza il connubio fra prospetti interessanti, sostenibilità e successo.Proprio queste compagini, infatti, nonostante abbiano fatto registrare medie età davvero impressionanti per precocità (entrambe a 23,1 anni), sono in piena corsa per il passaggio del turno nei rispettivi gironi.
Al terzo posto di questa speciale classifica poi, un’altra tedesca: il Bayer Leverkusen. La squadra di Schmidt, peraltro seconda nel gruppo E davanti al Tottenham, è riuscita a schierare un 11 davvero giovane (23,6 l’età media) con i 27enni Toprak e Bender a fare la parte dei “nonnetti” nel 2-2 casalingo contro i russi del CSKA Mosca.
In quarta posizione, il giovanissimo Zagabria di Zlatko Kranjcar (24,1 anni d’età media contro il Lione) "polmone verde" della nazionale croata e dominatrice incontrastata della Prva Liga in patria e che, in Champions, mette in mostra tutti i propri gioielli (Coric, Pavicic, Benkovic o Semper). A chiudere, il Lione di Bruno Genesio che, con i 24,1 anni fatti segnare nel match perso col Siviglia, entra di diritto nella top 5 delle squadre che più si affidano ai giovani in questa Champions. Ragazzi, peraltro, di grande qualità e appeal come Lopes, Tolisso, Lacazette o Fekir.