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Champions, Juve al sorteggio dei quarti ma è ancora in coda ai top club

I dati dei bianconeri in Champions League, riassunti in un’infografica, mettono in evidenza come i numeri totalizzati dalla Vecchia Signora nelle ultime 3 edizioni siano ancora molto bassi rispetto alle dirette concorrenti per la vittoria del trofeo come Barça, Bayern e Real Madrid.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Superato agevolmente il Porto nella doppia sfida degli ottavi di finale di Champions League, la Juventus si prepara a conoscere la sua prossima avversaria, in Europa, in vista del turno dei quarti. Ancora una volta, la Vecchia Signora, rientra nelle “final eight” dopo un anno difficile e duro da digerire per quella cocente eliminazione, lo scorso anno, contro il Bayern Monaco. Dal 2010, i bianconeri, hanno dato vita ad un nuovo ciclo, ma è negli ultimi 3 anni che il club di Agnelli, ha fatto un salto di qualità importante fra i top club europei. Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco e Atletico Madrid, sono ancora un gradino sopra a Buffon e compagni o, proprio in queste ultime edizioni della coppa dalle grandi orecchie, la Juventus si è portata al loro stesso livello o anche superiore? Scopriamolo insieme attraverso una comparazione di numeri e dati relativi ai risultati ottenuti in Champions e sommati insieme nelle ultime 3 edizioni, dal 2013/2014 al 2015/2016.

Real Madrid, i campioni in carica

Favolosi, incredibili nei numeri e per certi versi inarrivabili i dati relativi al Real Madrid negli ultimi 3 anni in Champions League, che fanno emergere una squadra capace di arrivare per ben 2 volte in finale, vincendola, sempre contro l’Atletico Madrid. L’ultimo dispiacere fu quello che la Juventus di Allegri gli servì nella stagione 2014/2015 quando, con il pareggio per 1-1 al “Santiago Bernabeu”, grazie ad un gol di Morata, riuscì a strappare il pass per la finale, poi persa, contro il Barcellona a Berlino. Oltre al possesso palla e al numero di conclusioni in rete totali, il Real Madrid sorprende soprattutto per il numero di punti totalizzati nel girone.

Dobbiamo però dire che i blancos sono stati agevolati anche dall’urna di Nyon che ha sempre riservato squadre non proprio di prima fascia nella fase a gironi. 50 punti totali negli ultimi tre anni, che hanno portato 17 vittorie in casa e 11 in trasferta. Un club che continua quindi, portando avanti uno standard di gioco e di risultati sempre ottimale, a viaggiare con l’unico obiettivo di raggiungere la fase finale.

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I marziani del Barça, sempre di un altro pianeta

Cosa c’è da dire su una squadra che è riuscita nell’impresa di recuperare una gara sotto di 4 gol? Francamente nulla, perchè il Barcellona è davvero di un altro pianeta, non per niente vengono soprannominati i “marziani” del calcio. Numeri incredibili e che puntano a salire vertiginosamente visti i numeri e i valori in campo. Negli ultimi 3 anni, contando ovviamente anche l’andamento di questa attuale stagione di Champions League, il Barcellona è riuscito a raggiungere una finale di Champions, contro la Juventus, nella stagione 2014/2015, vincendo 3-1.

Ciò che emerge principalmente dai dati emersi dalla somma dei risultati ottenuti, è che i blaugrana spiccano per numero di gol fatti, mentre per quanto riguarda il possesso palla, il “guardiolismo” portato al Bayern Monaco lo scorso anno ha abbassato questa quota dei catalani che hanno fatto dei passaggi e della gestione del gioco, la loro arma principale da sempre. Rispetto agli ultimi anni, stranamente, il Barca ha badato più alla sostanza dei risultati che alla prestazione e ai gol segnati (marchio di fabbrica assoluto del Barcellona di Guardiola). Dopo il miracolo contro il Psg, è difficile non pensare ai ragazzi di Luis Enrique come i favoriti per la conquista dell’ambita coppa dalle grandi orecchie.

 

La corazzata bavarese

La Juventus è direttamente interessata alla crescita del Bayern Monaco. La Vecchia Signora infatti, sembra aver preso spunto proprio dai bavaresi per la crescita del proprio club negli ultimi anni. A partire dalla cura del settore giovanile fino alla costruzione dello stadio di proprietà. Negli ultimi anni, gli incontri fra le due squadre sono stati tanti, ma l’ultimo, quello della stagione scorsa, è stato fatale per la Juventus, vista l’eliminazione agli ottavi di finale andata in scena all’ “Allianz Arena”. I numeri fra le due squadre si differenziano tantissimo.

Basti pensare che il possesso palla dei bavaresi, rispetto ai bianconeri, è di 1431 minuti rispetto ai soli 795 della Juventus. Negli ultimi 3 anni quindi, sembrerebbe non esserci partita fra le due squadre, eppure nell’ultimo incontro costato l’accesso ai quarti alla squadra di Allegri, i vari Pogba, Morata e Cuadrado, misero al tappeto il Bayern per almeno un’ora, prima del tracollo (4-2) nei supplementari. Un altro incrocio eventuale ai quarti, sarebbe di grande stimolo per la Juventus, ma non crediamo che i tifosi bianconeri siano molto d’accordo.

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L’unica italiana in Champions

Una finale di Champions raggiunta quando Massimiliano Allegri, inaspettatamente, riuscì a conquistare gli scettici tifosi bianconeri, ancora scottati dal cocente addio di Conte, in estate, alla panchina della Juventus. Il gap attuale, che si evince dai dati mostrati, mette in luce alcuni aspetti dei campioni d’Italia, che sembrano evidenziare come la Juve, non sia ancora al pari con gli altri top club europei. Un possesso palla inferiore anche all’Atletico Madrid e un attacco “essenziale”, che bada più al risultato che alla quantità di gol. La difesa, però, da sempre fiore all’occhiello della Vecchia Signora, è al terzo posto, rispetto alle altre squadre prese sotto esame, come retroguardia meno battuta. 28 volte, nelle ultime tre edizioni della Champions, è stato battuto Gigi Buffon che invece, quest’anno, grazie soprattutto alla BBC e a Rugani e Benatia, ha subito solo 2 gol, un dato che comincia a essere importante è che fa davvero paura a tutte in vista dei prossimi sorteggi di venerdì.

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Tutto il “Cholo” che c’è

Forse l’Atletico Madrid è la vera sorpresa dei top club europei. Grazie ai risultati raggiunti negli ultimi 3 anni, 2 finali (perse), giocate contro i “cugini” del Real Madrid e il gioco aggressivo impostato fin dal suo arrivo da Simeone, i “Colchoneros” si sono inseriti di prepotenza nell’Olimpo della Champions League. Il grande palcoscenico europeo riservato ai club, mette in luce una squadra che fa del “Vicente Calderon”, il suo punto di forza. Dalla stagione 2013/2014 al 2015/2016, Fernando Torres e compagni hanno ottenuto ben 13 vittorie a Madrid, frutto di un gioco davvero molto particolare, fatto di ripartenze e resistenza fisica, ma anche da una spinta del pubblico davvero notevole. Simeone è sicuramente l’artefice di questo grande risultato, è a lui che va il merito dell’attuale successo dell’Atletico che è sicuramente un’altra squadra da evitare per la Juventus nell’urna per i quarti di finale.

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