Juve agli ottavi di Champions, Buffon: “Noi, dietro Bayern e Barcellona”
Un gradino sotto Bayern Monaco e Barcellona. Gigi Buffon piazza la Juventus immediatamente a ridosso delle corazzate di Guardiola e Luis Enrique, squadre di marziani che viaggiano su medie impressionanti di gol e punti. L'ultimo turno di Champions le incoronate regine d'Europa per la dirompenza del loro gioco, l'applicazione maniacale degli schemi e la precisione tattica, l'efficacia dell'attacco che segna a raffica. Bavaresi e catalani sono d'un altro pianeta e, salvo incidenti di percorso, hanno la strada spianata verso la finale di Milano. Tutto il resto, dal Paris Saint-Germain fino al Real Madrid, rischia d'essere solo noia. I bianconeri, però, non hanno intenzione di recitare la parte della vittima sacrificale, né fare ‘figuracce' com'è capitato alla Roma martedì scorso al Camp Nou dove puoi perdere e salvare la faccia oppure uscire con le pive nel sacco e il sorriso degli avversari che ti trattano alla stregua dello sparring partner del giovedì.
La vittoria contro il City ha regalato alla ‘vecchia signora' il pass per gli ottavi di finale e con esso un tesoretto di 75 milioni da mettere in conto al bilancio. Sorride Marotta, tira un sospiro di sollievo Allegri… resta solo l'appendice degli ultimi novanta minuti col Siviglia per conservare la leadership del girone e arrivare nell'urna per il sorteggio in posizione privilegiata. "Contro il Manchester – ha ammesso Buffon, come riportato dal sito ufficiale della Juventus – abbiamo confermato che quando mettiamo in campo le nostre peculiarità, quando mettiamo in campo prestazioni come quella di questa sera (mercoledì, ndr), dimostriamo di essere una squadra di alto livello, che se la può giocare alla pari quasi con tutte". Quasi… "Barcellona e Bayern Monaco sono davanti a tutti, noi siamo in quel gruppo di squadre alle loro spalle".
Cento volte Gigi. Cento sono le presenze che il portiere della Juventus e della Nazionale ha raggiunto in Europa con la maglia bianconera. "E' un buon traguardo – ha aggiunto Buffon – toglierei volentieri quelle in Europa League". L'età anagrafica non conta, è lo spirito che ha valore. "A quest'età, l'unico modo che ho per restare vivo, è aumentare il grado di responsabilità in squadra. Non so se le mie parole dopo Sassuolo hanno sortito questo tipo di risultati. Quando sei il più anziano o il più rappresentativo rispetto agli altri è normale che se vedi le cose andare in un certo modo devi essere il primo a metterti in discussione".
