Champions, il ruggito della Juve spaventa il Real Madrid

Vidal e Llorente, il ruggito della Juve spaventa il Real Madrid. E se il centrocampista cileno è una conferma, la partita dell'attaccante spagnolo cancella tutte le perplessità legate alla sua difficoltà d'adattamento, all'impiego col contagocce, alle voci che a gennaio lo vorrebbero via da Torino per approdare – sia pure in prestito – altrove. L'ex Bilbao corre, lotta, si sacrifica, tiene alta la squadra e quando gli arrivano cross a spiovere ne fa preda. Stacca, colpisce e fa male. Una sua inzuccata riapre la partita dopo l'uno-due micidiale delle ‘merengues': Ronaldo e poi Bale, una mazzata incredibile. La Juve incassa, barcolla ma resta in piedi. Si riorganizza, stringe i denti. Furente quando riparte in contropiede. Sgomita e sbuffa, non molla. Nemmeno quando gli iberici attaccano in massa e si lanciano all'assalto. E' mancato il miglior Tevez, l'Apache questa volta non è riuscito a lasciare il segno. Gara di sostanza, va bene anche così.
C'è stato il solito, dirompente, straordinario, fatale Arturo Vidal. Glaciale, quando si presenta sul dischetto e piazza la palla all'incrocio. Un guerriero, quando c'è da strappar palloni e rilanciare l'azione. Sì, perché Pirlo ci mette geometria ma quando la sfida sale di ritmo e d'intensità allora sale di giri anche il dinamismo del sudamericano: frangiflutti, di lotta e di governo… quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a ballare e Vidal, là in mezzo, mena le danze. Accanto a lui c'è il fido Pogba: più che una spalla, una colonna. Pure lui alza il muro, da quelle parti non si passa. E procura il rigore che apre la ridda di marcature e spettacolo, ansia e cuore che balza in gola. Pressione a mille e coronarie sballate. Il resto, nella bolgia dello Juventus Stadium, è adrenalina pura che trabocca dalle gradinate, dal volto tirato di Conte che urla e si sbraccia, dall'estro di Quagliarella – bello di notte sotto le stelle della Champions – che aggiunge scintille a scampoli di gara. Avanti, sotto di due gol, acciuffa il risultato e sfiora la vittoria. E' la Juve di Conte, la Juve dei guerrieri. Il Real Madrid non è mai sembrato così piccolo e la qualificazione è ancora possibile. Vamos, Juve! Vamos!