Champions, favola Alban Hoxha: il portiere albanese segna un rigore e ne para tre
La Champions League inizia già a regalare le prime favole: e così dopo la vittoria del Lincoln Red Imps, formazione di Gibilterra che ha battuto 1-0 il più titolato Celtic di Glasgow nel match d'andata (salvo poi essere battuto 3-0 ed eliminato nella gara di ritorno), stavolta la favola ha anche un lieto fine. Il Partizani Tirana, piccola formazione albanese, ha infatti battuto i favoriti ungheresi del Ferencváros ai rigori, dopo avergli imposto un doppio pari per 1-1 in casa e trasferta.
Sugli scudi il portiere Alban Hoxha, capace di fare tutto: segnare un rigore perfetto con un cucchiaio prima e poi parare ben tre rigori su quattro, entrando così di diritto tra le leggende della formazione albanese. Classe 1987, una lunga carriera in squadre albanesi (Dinamo Tirana, Turbina Cërrik, Apolonia Fier, Kastrioti, Besa Kavajë e dal 2013 al Partizani Tirana), una presenza in Nazionale con la cui maglia ha giocato in amichevole con la Georgia nel 2015 e la convocazione per gli Europei 2016, pur senza mai scendere in campo.
Nel match contro il Ferencváros ha dato spettacolo: a Tirana era finita 1-1 (botta e risposta tra Fili e Bode tra il 47′ ed il 71′ minuto), così come a Budapest (Gera al 14′, autorete di Husing al 40′). Centottanta minuti non sono bastati, né i trenta minuti supplementari, per trovare un vincitore: e così, si è arrivati ai rigori. Gli ungheresi, favoriti per il passaggio del turno, avevano anche il vantaggio del fattore campo: il primo tiro è degli ospiti, e si presenta Alban Hoxha. Gran cucchiaio ed albanesi in vantaggio: poi tocca a Gera, ed Hoxha para subito facendo capire che la serata è sua. Per gli albanesi, restituisce il "favore" Vila che sbaglia a sua volta, poi ancora Hoxha para su Šesták. Segnano Trashi, Nagy ed Ekuban, poi sul tiro decisivo di Cristian Ramírez ancora Alban Hoxha si supera e para il terzo tiro su quattro, regalando la qualificazione al Partizani Tirana che, nel terzo turno sfiderà il Salisburgo.
