Champions, Cristiano Ronaldo a 68 gol. Nel mirino c’è Raul a quota 71
Gol numero 68 in Champions League (a -3 dal primato assoluto di Raul, altra divinità dell'Olimpo blancos), il 52simo su 53 partite giocate con la maglia del Real Madrid. Nella serata di gloria e di festa contro il Basilea (cinque reti) non poteva mancare il timbro di Cristiano Ronaldo che due record nel mirino da battere: il primo è superare se stesso, considerato che nella scorsa edizione della Coppa arrivò a quota 17 centri e riuscì a fare marameo anche al rivale di sempre, Lionel Messi. Doveva partire col piede pigiato sull'acceleratore e l'ha fatto alla sua maniera, schiantando un avversario che nemmeno sapeva a che santo votarsi per arginarne la forza assieme a Bale e a James Rodriguez. Non ha fatto una tripletta all'esordio come capitò l'anno scorso contro il Galatasaray (furono nove i gol siglati nel complesso nella fase a gironi), confermando il proprio dominio d'ara di rigore grazie alle doppiette che impallinarono sia il Copenhagen sia Juventus.
Insaziabile, CR7 è sembrato una macchina inarrestabile nonostante le condizioni atletiche allora non fossero al top… arrivarono altre due doppiette negli ottavi di finale contro lo Schalke 04, mentre nella semifinale di andata contro il Bayern Monaco, fu costretto a mordere il freno. Si rifece con gli interessi nella sfida di ritorno: ancora doppietta e nuovo primato di marcature stagionali in Coppa dei Campioni perché proprio in occasione della sfida coi bavaresi scollinò sopra quota 14 gol staccando José Altafini (1962/1963) e la ‘pulce' del Barcellona (2011/20112). Mancava la classica ciliegina sulla torta, quella della consacrazione e arrivò nei tempi supplementari della finalissima di Lisbona contro l'Atletico Madrid: rigore trasformato, gol numero 17, trionfo e ‘decima' Champions in pugno come il club s'augurava da tempo.