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Champions, Conte: “Colpa nostra per i punti persi per strada”

Il tecnico della Juve non cerca attenuanti: “Sbagliato a ridurci all’ultima giornata quando abbiamo avuto occasioni prima per chiudere la qualificazione”. Poi lo sfogo: “Non capisco che senso avesse giocare… era pericoloso martedì sera, lo era anche oggi”
A cura di Maurizio De Santis
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Rabbia e rammarico. Antonio Conte non cerca attenuanti, ammette gli errori commessi dalla Juventus ma anche le grandi perplessità legate a una gara giocata su un campo impossibile. "La realtà è che abbiamo sbagliato a ridurci all'ultima giornata e in casa del Galatasaray per una qualificazione che avremmo potuto chiudere prima". Deluso, ma sincero. Terreno impraticabile? Sì, quella partita non andava disputata. Bianconeri penalizzati? Sì, perché squadre più tecniche restano impantanati su fondi impastati di fango e neve. Ma il rammarico per i punti persi (in casa contro i turchi e poi in trasferta a Copenaghen) fa capolino assieme all'amarezza per come è stata gestita la situazione. "Abbiamo provato anche a farla rimandare, spiegando le nostre motivazioni al delegato Uefa perché la situazione era pericolosa per l'incolumità dei calciatori, oggi come martedì sera… ma ormai c'era solo la volontà di far giocare la partita. Cosa ingiusta ma ci siamo complicati la vita da soli".

Europa League. Bianconeri retrocessi, ma Conte preferisce non pensarci al momento. Servirà sbollire in fretta la delusione perché alle porte ci sono il campionato e poi la Coppa Italia. "Adesso possiamo solo raccogliere la concentrazione e andare avanti. L'Europa League? Presto, adesso c'è il campionato e questa delusione deve servirci da lezione per il futuro".

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