Champions, ai sorteggi anche la Stella Rossa: l’ultima volta con Mihajlovic e Savicevic
Ci sono delle storie meravigliose che riguardano la Champions League e una di queste non può che fare riferimento alla Stella Rossa di Belgrado che ieri ha conquistato la qualificazione al tabellone principale dopo 27 anni di assenza. La squadra serba mancava dalla stagione 1991/1992 dalla massima competizione europea, ovvero l'anno successivo alla vittoria del torneo in quel di Bari contro l'Olympique Marsiglia per 5-3 ai calci di rigore. Quella fortissima squadra allenata dal tecnico Ljupko Petrović venne spazzata via in pochissimo tempo dalla ferocia del conflitto balcanico scatenatosi sul finire del secolo scorso ma da ieri sera i tifosi della squadra di Belgrado sono tornati a festeggiare grazie al 2-2 raccolto in casa del Salisburgo nel ritorno del playoff di Champions League.
La vittoria e la fine del ciclo
Stojanovic in porta; Sabanadzovic, Najdoski, Belodedici e Marovic in difesa, Prosinecki, Jugovic, Savicevic e Mihajlovic a centrocampo, Pancev e Binic in attacco: sono questi gli undici eroi della notte del 29 maggio 1991 che al San Nicola di Bari riuscirono a portare una formazione jugoslava sul tetto d’Europa. Nel dicembre dello stesso anno la squadra vinse la Coppa Intercontinentale battendo per 3-0 i cileni dei Colo Colo nella finale dello stadio Nazionale di Tokyo, in Giappone ma fu il canto del cigno di una squadra che sorprese il mondo. Il violento e sanguinoso conflitto balcanico ebbe ripercussioni anche sul calcio e i migliori talenti emigrarono altrove, impoverendo i club locali. La Stella Rossa ha vissuto un periodo sportivo nerissimo e nel 2015 la situazione economica si era fatta così grave che il governo serbo ha privatizzato la squadra di Belgrado alle prese con pendenze superiori ai 40 milioni.
Il ritorno in Champions League
La chance per risollevarsi si è presentata nel corso di quest’estate, quando la Stella Rossa di Milojevic la lunga cavalcata nei preliminari è partita contro lo Spartaks Jürmala, poi il Süduva, lo Spartak Trnava e per finire il Salisburgo. La rimonta contro gli austriaci ha riportato una squadra serba in Champions sette anni dopo la presenza ai gironi del Partizan Belgrado.