Cessione Roma, con Di Benedetto un quinto socio: potrebbe essere Bill Duffy
Prosegue, tra confusione e incertezze, il processo di vendita della Roma. Al momento l'unica condizione immutabile sembra essere una: entro il 31 marzo Thomas Di Benedetto dovrebbe chiudere definitivamente la trattativa e diventare nuovo presidente del club giallorosso. Il resto si vedrà. Per conoscere cifre, nomi e modalità dell'accordo ci sarà tempo dopo quella data. Nel frattempo, però, si parla di possibili scenari per il futuro della società e così, proprio oggi, si comincia a parlare di un nuovo socio all'interno della cordata americana disposto ad acquistare una parte delle azioni destinate inizialmente a restare nelle mani di Unicredit.
Proprio Unicredit, infatti, su richiesta di Di Benedetto e soci è da tempo alla ricerca di un partner italiano che possa acquistare una parte delle azioni in mano alla banca (circa il 40%). Nelle settimane scorse i vertici dell'istituto di Piazza Cordusio hanno sondato la disponibilità di alcuni imprenditori romani, in primis Angelucci, Toti e Malagò, rispetto ad un'eventuale partecipazione nella nuova Roma. Nessuno di questi, tuttavia, ha fornito finora la propria disponibilità a comprare una parte del pacchetto azionario della Roma. Così, visti anche i tempi ormai stretti, è stata la stessa cordata americana ad attivarsi in questo senso cominciando la ricerca di un nuovo socio.
Stando a quanto riferito dalla trasmissione "Te la do io Tokyo", in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport, il nome di questo imprenditore sarebbe quello di Bill Duffy. Probabilmente ai più sconosciuto, il signor Duffy è tra i più importanti agenti sportivi dell'Nba ( National Basketball Association). La sua compagnia, la BDA Sports Management, rappresenta tra gli altri stelle del basket quali Steve Nash, Rajon Rondo e Yao Ming. Nella stagione in corso ha contratti con la lega professionistica per il valore di circa 97 milioni di dollari, escludendo il contratto del cinese Yao Ming ( attualmente fuori per infortunio). Come detto, la nuova partecipazione dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) mettere sul piatto una cifra vicina ai 20 milioni di euro per entrare nella società. Al momento sono solo voci, ma il 31 marzo è sempre più vicino.