Cessione Roma: americani sempre più vicini

Giornate fondamentali per il futuro societario della Roma. A New York i vertici di Unicredit trattano la cessione ad un gruppo di investitori americani. A Trigoria Rosella Sensi assiste forse ad uno degli ultimi allenamenti da presidente giallorosso. Un ruolo ricoperto, dopo la morte di papà Franco, con passione e grandi capacità dirigenziali. Ha saputo confermare la Roma al vertice, inaugurando un auto-finanziamento che dovrà essere il futuro del calcio, combattendo ad armi pari sul campo con società ben più forti a livello economico (Inter su tutte).
Il futuro, però, per la Roma è un altro. Potrebbe avere una bandiera a stelle e strisce e tanti milioni di euro a disposizione per le campagne acquisti future. Un destino che potrebbe scriversi già nelle prossime ore. Ieri c'è stata la prima riunione tra i dirigenti di Unicredit volati negli Stati Uniti e la cordata di investitori americani interessata all'acquisto della società di Trigoria. Oggi sono cominciati ad uscire i primi nomi, le prime cifre, le rischieste, le prospettive e tanto ottimismo sul buon esito della trattativa. Thomas R. Di Benedetto è un americano di 61 anni ed è a capo di un gruppo di 16 imprenditori riuniti per comprare la società.
A settembre è stato all'Olimpico per vedere Roma- Inter 1-0 e quel giorno si è innamorato dell'ambiente giallorosso. Dopo aver radunato alcuni "amici milionari" ha deciso di farsi avanti e contattare Unicredit. Ieri il primo incontro è stato positivo e già oggi potrebbe esserci quello decisivo. Alle 15 ore italiane ci sarà, infatti, un'altra riunione tra le due parti e si potrebbe arrivare ad un accordo definitivo. Al momento non si sa ancora quale sia il capitale messo sul piatto, ma sembrerebbe che gli americani abbiano chiesto ad Unicredit di mantenere il 25% della società e di ricapitalizzare per una cifra compresa tra i 50 e i 60 milioni di euro. I margini per un esito positivo sembrano esserci tutti anche se per il momento bisognerà continuare ad attendere.