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Cessione Inter: Thohir atteso a Milano per chiudere

Il magnate indonesiano è atteso in città. Domenica potrebbe essere il giorno giusto per la firma. La soluzione più quotata è concedergli la presidenza e il 75% delle quote con Moratti vicepresidente e un CdA a propria discrezione. Altrimenti, il piano B prevede un’entrata soft, al 40%
A cura di Alessio Pediglieri
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Ci siamo. Anche eprchè diverse indiscrezioni dei giorni scorsi avevano già fatto capire come l'affare dell'estate, cioè la cessione dell'Inter nelle mani di Erick Thohir fosse cosa da concludersi entro la fine del mese. Per diverse ragioni, non ultime quelle che darebbero maggior stabilità e sicurezza ad un ambiente che sta lavorando per rinascere e crescere dopo le recenti difficoltà dell'anno appena concluso. Così, Milano – soprattutto da parte nerazzurra – è in fermento in queste ore per l'arrivo del tycoon indonesiano che dovrebbe arrivare nel capoluogo lombardo di persona dando una accelerata finale all'accordo. Dopotutto, anche Massimo Moratti appare concorde, nel rispetto di precise condizioni.

Le banche hanno dato l'ok – Un affare da 300 milioni di euro non può certo definirisi in pochi incontri informali. Ci vogliono garanzie, verifiche, controlli incrociati e ancora verifiche e garanzie. Nulla lasciato al caso. Così, al di là delle dichiarazioni di rito tra Moratti e Thohir, c'è voluto anche un ‘tempo tecnico' nnecessario per avere il quadro competo della situazione e possedere le carte che certifichino la tarttativa. Ieri sono arrivate le garanzie bancarie da parte di Erick Thohir,  richieste dai legali nerazzurri durante gli incontri che sono continuati a due passi dalla sede nerazzurra, in piano centro a Milano.  Sono stati fatti gli ultimi decisivi passi in avanti per la definizione di una trattativa da oltre 300 milioni di euro.

Domenica il giorno della firma? – Domenica dovrebbe essere la giornata decisiva: fonti vicino ai nerazzurri hanno confermato che è stato allertato un noto studio notarile di Milano dove si dovrebbe concludere la trattativa con tanto di firma in calce e successivi comunicati ufficiali. L'idea ultima condivisa tra le parti è la seguente: Thohir è pronto ad assumere la carica di presidente dell’Inter lasciando la vice presidenza esecutiva a un rappresentante morattiano e costruendo un consiglio d’amministrazione forte, dove disporrebbe della maggioranza. Una simile governance si verrebbe a configurare nel caso in cui Thohir acquisisse subito il 75% delle azioni, che è l'ultima strada battuta dall'indonesiano. Il piano B vedrebbe invece Moratti presidente e Thohir in società con il 30-40% delle quote

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