Un Napoli da Oscar espugna il Manuzzi di Cesena: bianconeri battuti 3 a 1
CIAK, MOTORE, AZIONE! Cesena Napoli 1-3: Buona la prima, o meglio ottima la prima. Il film del Napoli da Champions di Aurelio De Laurentiis riparte dal Dino Manuzzi e riparte tra la standing ovation degli 8.000 tifosi presenti a Cesena e di un’intera città che ai piedi del Vesuvio e del pino secolare, si sfrega le mani e sogna già l’Oscar. E’ solo il primo ciak, eppure, svegliarsi già sopra al “diavolo”è così dolce che il livello di “zucchero” presente nel sangue partenopeo è già al limite dell’iperglicemia.
RICOMINCIO DA TRE. Si riparte da 3, si riparte dal Pocho, da Campagnaro e da Marechiaro Hamsik. Si riparte da un Napoli che mette le cose in chiaro fin da subito: "Quest’anno renderemo lo straordinario ordinario”. Ci vorrrano 38 lunghe puntate, ognuna di essa da 90 minuti, eppure qualcosa nell’aria di Napoli c’è, si sente, si respira, si sussurra e si riassume in un'unica e sola parola: "Emozione".
NUOVA EDIZIONE. Strano a dirsi ma l’impresa dello scorso anno, udite udite, può essere anche migliorata, perché se nell’ultima edizione qualche stonatura, qualche calo di tensione da parte dei protagonisti c’è stato, quest’anno ci sono nuovi attori e nessuno di essi è giunto per far da comparsa. Anzi, quest’anno è cambiata persino la cabina di regia dove un certo Gokhan Inler, classe 1894, fa girare la squadra meglio di un orologio, neanche a dirlo svizzero.
Non è da meno l’aiuto regista, quel Dzemaili, con tanto cuore e dalle geometrie nel sangue.
Quest’anno il Napoli sa aprirsi come un ventaglio, sa far male con lanci lunghi, non solo verticali ma anche orizzontali, perchè quando Inler apre il compasso e disegna apertura millimetriche i vari Lavezzi, Maggio e Dossena sanno già che il pallone arriverà proprio dove loro se lo aspettano . Si gioca larghi, da sinistra a destra, da destra a sinistra e poi via, dritti nel cuore dell’area avversaria. In questa nuova stagione il Pocho o il Matador Cavani non hanno bisogno di ripiegare per trovare palloni d’oro, non hanno bisogno di illuminare, sono illuminati con servizi al bacio e assist millimetrici.
COLONNA SONORA. La musica è cambiata. I tre tenori fanno la voce grossa, i due mediani scandiscono i tempi, i laterali, Maggio e Dossena rendono il tutto armonico, mentre la retroguardia si assicura che non ci siano note stonate. De Laurentiis lo sa e gongola, Mazzarri ci crede così tanto che al terzo gol esulta con un bel “Vaffa” liberatorio, come per dire:
"Ci voleva tanto?"
LA PROSSIMA PUNTATA. Dopo il Manuzzi ci sarà il debutto di questa nuova stagione, nella scenografia più amata, quel San Paolo che trasuda emozione, disposto a tutto per omaggiare i proprio beniami, pronto al pienone della “prima”,proprio contro l’altra candidata all’Oscar, quel diavolo rossonero che nell’ultima edizione ha reso l’epilogo tanto amaro.
A Cesena, Mutu e compagni hanno reso ostico lo scenario di un terreno sintetico soprattutto nella parte finale del primo tempo, ma poi si è dovuta arrendere all’ evidenza, questo Napoli mette i brividi, e poco importa se è solo la prima, perché questo Napoli è un gran bel film, e che film…
TO BE CONTINUED…