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Cesena, il club offre soldi al Parma per Defrel. Foschi: “Sono per gli ex dipendenti”

Nonostante non esista più la comproprietà, la società romagnola ha presentato una busta per l’attaccante francese contenente soldi per gli ex dipendenti del club ducale. In difesa del Parma, sono arrivate anche le parole di Damiano Tommasi e Demetrio Albertini.
A cura di Alberto Pucci
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La discesa all'inferno del povero Parma Calcio ha lasciato senza parole tutti gli addetti ai lavori, colpendo in prima persona giocatori, staff tecnico, dirigenti, dipendenti e relative famiglie. Un crollo verticale che neanche l'asta giudiziaria ha saputo fermare. E mentre il futuro del club gialloblu è sempre più un punto interrogativo, c'è chi continua a star vicino a chi ha sofferto in questi ultimi mesi, con gesti significativi e davvero nobili. E' il caso del Cesena che, diventato proprietario al 100% del cartellino di Gregoire Defrel dopo il fallimento della società ducale, ha voluto presentare comunque una busta per l'attaccante francese come se la comproprietà con il Parma fosse ancora effettiva. A spiegare il motivo di tale offerta, ci ha pensato il direttore sportivo del club romagnolo: "Abbiamo voluto fare un regalo ai dipendenti del Parma – ha rivelato Rino Foschi, ai microfoni di Sky – Se la busta verrà accettata, questi soldi andranno ai dipendenti gialloblu rimasti disoccupati. Ci sembrava giusto e quando apriranno la busta verrete a conoscenza anche della cifra".

Intanto anche Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione italiana calciatori, è tornato a parlare del caso Parma a margine dell'evento milanese dedicato a Gianni Rivera: "Il fallimento e la mancata iscrizione al campionato di Serie B erano purtroppo probabili – ha spiegato ai microfoni di Fanpage, l'ex giocatore di Roma e Verona – Incredibile che non si sia riusciti a prevedere una fine del genere. Speriamo che non succeda più a squadre di questo livello". Oltre al grido di dolore di Tommasi, è arrivato anche quello di Demetrio Albertini: "Il Parma è stato danneggiato da alcune normative, che vanno cambiate – ha spiegato l'ex vicepresidente della Federcalcio, di fronte alle telecamere di Sky – Il calcioscommesse? E' una cosa inconcepibile e va eliminato. Non è possibile rovinare in questo modo un valore sociale come quello che il calcio rappresenta per gli italiani".

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