Cesare Prandelli: “Se ce lo chiedono, non andremo agli Europei”

In due giorni, due dichiarazioni che hanno lasciato il segno. E' il volto della Nazionale, la guida e la voce degli azzurri; Cesare Prandelli anche oggi si è esposto in prima persona, rilasciando delle affermazioni che avranno un'eco sorprendente. Parole dure, tasselli che si inseriscono a perfezione nel mosaico poco edificante che è diventato il pallone nostrano. Eppure, lui si era ripromesso di non entrare più nel merito dello scandalo scommesse, degli indagati, degli arrestati e dei "corrotti"; avrebbe voluto discutere solo della sua Italia e dalla marcia d'avvicinamento ad Euro 2012. Ma dopo gli accadimenti delle ultime ore, Prandelli non si è tirato indietro ed è tornato sul terreno spinato del Calcioscommesse.
Per il bene del calcio – Uno sfogo sincero, forse un po' seccato e risentito. Nel giorno dell'amichevole pre-europeo contro la Russia, il ct dell'Italia ha parlato ai microfoni di RaiSport, ma non ha argomentato sulla gara di stasera. Da Zurigo, Cesare Prandelli ha rilasciato nuove dichiarazioni sulla bufera che sta travolgendo la sua Nazionale.
Se ci dicessero che per il bene del calcio la Nazionale non deve andare agli Europei non sarebbe un problema. Per quanto mi riguarda non sarebbe un problema. Ci sono cose che reputo più importanti. Non mi piacciono le crociate, mi piacciono i confronti e non le prese di posizione senza pensare alle conseguenze. Vorrei parlare solo di calcio ma quello che sta succedendo ci impone qualcosa di diverso. Per quanto riguardai i giocatori continuiamo a dire che quelli che sono coinvolti non partiranno per gli Europei. Se poi vogliamo creare delle crociate creiamole. L'umore di Buffon? Lui è molto forte ha grande personalità, ma nonostante questo anche a una persona come lui può pesare un momento difficile come questo"