Cerci, cuore Toro: 13.04.2014, tatuaggio del gol al Genoa

"Quello che resta non è mai passato". Perché chi ama il Toro non dimentica. Certi ricordi (come certe notti) ti restano impressi sulla pelle e ti scuotono fin dentro l'anima quando tra le curve della memoria spuntano emozioni da brivido. Alessio Cerci le ha messe tutte nella valigia portandole con sé a Madrid (sponda Atletico), le più care le ha stipate in un angolo del cuore, proteggendole da ogni cosa. Sentimento puro che l'ex ala granata non ha timore di mostrare al mondo intero e lo fa tatuando sul petto quella che considera una data storica: il gol del raddoppio segnato al Genoa il 13 aprile dello scorso campionato all'Olimpico al minuto numero 47'47", in pieno recupero. Un tiro scagliato all'incrocio dei pali. Un tiro spacca-tutto: spacca-partita, spacca-cuore, spacca-gambe. Il ‘Grifone' è in vantaggio ma c'è un cuore che batte nel cuore della Torino spaccata a metà tra il blasone granata e quello bianconero. Immobile avvia la rimonta al 47′: El Kaddouri serve l'assist e lui da fuori area, defilato sulla sinistra, spara una fucilata e pareggia. Neanche un minuto e arriva il 2-1: Cerci che porta palla e fa centro con un bolide di sinistro. 13.04.2014… cuore Toro è per sempre