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Cellino: “Uscirò dal carcere da uomo libero”

Secretati i verbali dell’interrogatorio, domani i legali presenteranno istanza di scarcerazione. Intanto, il presidente del Cagliari, coinvolto nello scandalo Is Arenas, ha rifiutato gli arresti domiciliari.
A cura di Maurizio De Santis
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massimo cellino presidente cagliari

Nove ore di colloquio con il sostituto procuratore, Enrico Lussu, e con il gip, Giampaolo Casula. Tanto è durato ieri l'interrogatorio del presidente del Cagliari, Massimo Cellino, arrestato per tentato peculato e falso ideologico insieme al sindaco e all'assessore ai Lavori pubblici del comune di Quartu, Mauro Contini e Stefano Lilliu, nell'ambito dell'inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas. Ma sul contenuto e sull'esito del confronto è calato il massimo riserbo, come avevano confermato gli stessi avvocati del patron rossoblu appena usciti dal penitenziario di Buocammino. Nessun dettaglio fornito: "Cellino ha ricostruito la storia dello Stadio Is Arenas – aveva detto spiegato Ballero, uno dei legali – dall'origine, fino alle ultime questioni. Non ha accusato nessuno e sulla altre telefonate intercettate non è emerso nulla di nuovo e nulla di rilevante".

Istanza di scarcerazione. Lunedì gli avvocati di Cellino presenteranno istanza di scarcerazione. Nessuna richiesta di arresti domiciliari, invece, per espressa volontà da parte del presidente. "Uscirò dal carcere da uomo libero, dimostrando la mia completa innocenza e totale estraneità ai fatti", avrebbe fatto sapere attraverso i suoi legali. Sempre domani dovrebbe anche essere interrogato il sindaco di Quartu Mauro Contini, attualmente piantonato all'ospedale Brotzu dove si trova ricoverato dopo il malore del giorno dell'arresto. L'assessore Stefano Lilliu, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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