Cellino ha venduto il Cagliari agli americani
Ottanta milioni di euro. E' questa la cifra incassata da Massimo Cellino per la cessione del Cagliari al fondo americano che mette così fine a 22 anni di gestione dell'imprenditore sardo. Operazione chiusa, adesso l'ex presidente rossoblù potrà concentrare tutte le attenzioni sul Leeds, lo storico club inglese che ha rilevato nei mesi scorsi non senza qualche diffidenza da parte della federazione d'Oltremanica. "Sono felicissimo. Dio li benedica, ora saranno loro a lottare con la burocrazia", le prime parole dell'ex patron poco dopo la riunione che ha formalizzato il passaggio di consegne compresi il centro sportivo di Assemini e i terreni di Elmas (dove sarebbe dovuto sorgere lo stadio privato). Qualcosa per sé, però, l'ha conservata: la sede attuale del Cagliari Calcio: "E' un mi ricordo, la darò in affitto tranne l’ ultimo piano che saranno destinati agli uffici della mia società".
Clausola. Nero su bianco non c'è ancora, mancano le firme ma l'accordo è stato definito in tutti i suoi aspetti e c'è anche una condizione: la possibilità che Cellino sia disposto a rivedere l'intesa nel caso in cui la burocrazia dovesse essere una montagna insormontabile da valicare anche per gli americani, come racconta Luca Silvestrone, il capo cordata della nuova proprietà. "La riunione è andata anche meglio del previsto – ha ammesso all'Ansa il manager -, abbiamo programmato tutto, dal pagamento di una caparra all’ingresso nella società a scaglioni. Ora è importante che sia tutto a posto nel più breve tempo possibile perché dobbiamo impostare la stagione".