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Uefa, il presidente Ceferin: “Comportamenti inaccettabili, da Nyon linea dura sul razzismo”

Il presidente dell’Uefa, dopo gli episodi di Sofia durante Bulgaria-Inghilterra, ha spiegato come intende combattere il razzismo negli stadi: “Abbiamo istituito un protocollo a tre fasi per identificare e contrastare le condotte razziste durante le partite. Ci stiamo impegnando a fare tutto quello che possiamo per eliminare questo problema dal calcio”.
A cura di Alberto Pucci
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La triste serata di Sofia ha lasciato il segno. Il comportamento razzista di una parte dei tifosi della Bulgaria, che ha offeso pesantemente alcuni giocatori inglesi e costretto l'arbitro ad interrompere due volte la partita, ha dato il via ad un'indagine ufficiale dell'Uefa, ottenuto l'allontanamento di Borislav Mihaylov, il presidente della federcalcio bulgara e generato la reazione indignata del premier britannico e della stampa inglese.

In attesa delle valutazioni su quanto accaduto sugli spalti a Sofia (con i tifosi bulgari che oltre ai cori razzisti hanno più volte fatto il saluto romano e mostrato maglie contro l'Uefa), a prendere la parola è stato Aleksander Ceferin: "Alcune dichiarazioni sull'approccio della Uefa nella lotta al razzismo sono state decisamente fuori luogo – ha dichiarato il presidente della Uefa – In collaborazione con la rete FARE (Football Against Racism Europe), abbiamo istituito un protocollo a tre fasi per identificare e contrastare le condotte razziste durante le partite".

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La battaglia di Ceferin

"Le sanzioni imposte ai club e alle federazioni quando si verificano episodi di razzismo nelle partite organizzate dalla Uefa sono tra le più dure nel mondo dello sport – ha continuato Ceferin, nella nota ufficiale arrivata da Nyon – La sanzione minima è la chiusura parziale dello stadio, che costa centinaia di migliaia di euro in profitti alla squadra di casa e ne stigmatizza i tifosi".

"La Uefa è l'unico organo calcistico a squalificare un giocatore per 10 partite per condotta razzista: si tratta della punizione più severa in questo sport. Credetemi, ci stiamo impegnando a fare tutto quello che possiamo per eliminare questo problema dal calcioNon possiamo permetterci di accontentarci e dobbiamo lottare sempre per rafforzare la nostra determinazione. Le stesse federazioni calcistiche non possono risolvere questo problema. Anche i governi devono fare di più – ha concluso Ceferin – Solo lavorando insieme in nome della decenza e dell'onore faremo progressi".

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