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Cech: “Vorrei giocare senza caschetto, ma i medici me l’hanno proibito”

Nella fase finale di carriera il portiere vorrebbe fare a meno dell’accessorio che indossa dopo il brutto infortunio del 2006.
A cura di Marco Beltrami
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Era il lontano 2006 e Petr Cech era già considerato uno degli estremi difensori più forti del mondo. In una sfida tra il suo Chelsea e il Reading, il 14 ottobre, il portiere ceco andò incontro ad un gravissimo infortunio. Uno scontro terribile con un avversario e una serie di fratture al cranio che misero in pericolo non solo la carriera, ma anche la stessa vita. Ceca fu costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico molto delicato con l’inserimento di piastre metalliche per ricomporre le fratture riportate. Dopo un periodo di riabilitazione l’attuale portiere dell’Arsenal ha potuto riprendere il suo posto tra i pali con l’obbligo però di indossare un cassetto protettivo, per evitare nuove forti contusioni in un qualsiasi punto del cranio. Sono passati nove anni da allora e il portiere continua a giocare con quel caschetto, che ormai siamo abituati a vedere.

In un’intervista concessa al Daily Mail, l’esperto numero uno ha palesato una certa stanchezza nell’indossare ancora l’indumento protettivo dichiarando: “Vorrei togliermelo ma i medici hanno detto no”.  Cech potrebbe anche decidere di scendere in campo senza casco ma sarebbe a suo rischio e pericolo. Meglio evitare allora e seguire il consiglio dei medici dell’Arsenal che hanno confermato il parere dei colleghi del Chelsea: “Il medico mi ha proibito di togliere il casco, se lo facessi e succedesse qualcosa non sarei neppure coperto dall'assicurazione". Niente da fare dunque per il portiere che continuerà negli ultimi anni di carriera a giocare con l'accessorio che ormai lo ha reso famoso. Alla corte di Arsene Wenger, Cech sta vivendo una seconda giovinezza dimostrandosi finalmente un portiere alle aspettative dei Gunners che lo hanno strappato ai cugini del Chelsea.

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