Cavani: “Tornare a Napoli? Sì ma senza De Laurentiis”

La Juve vorrebbe portarlo a Torino ma, a giudicare dalle parole pronunciate da Edinson Cavani a Radio Sport 890, non sarebbe una scelta di cuore. Potesse lasciar prevalere i sentimenti, allora il ‘Matador' non avrebbe dubbi: sceglierebbe di tornare a Napoli per indossare ancora quella maglia azzurra che ha fatto grande e che l'ha fatto grande: 104 gol, i duelli con i bianconeri, la conquista della Champions e l'esordio nella Coppa con l'inno che squarcia la notte di Fuorigrotta per l'urlo del San Paolo impazzito di gioia. Brividi sulla pelle, emozioni che corrono lungo la schiena. L'attaccante uruguagio aziona il rewind, la sequenza videoclip lo riporta indietro di un paio di anni e si racconta ai microfoni della trasmissione ‘Ultimo Al Arco'
A Napoli ho trascorso tre anni fantastici sia sotto il profilo umano, sia dal punto di vista sportivo. La città mi ha dato tutto, lì sono cresciuto e diventato famoso. Quando penso a quel periodo provo sempre delle sensazioni particolari. Tornare lì? Sì, lo farei senza nemmeno pensarci due volte. Ho parlato anche con la mia famiglia… ma perché accada c'è una condizione fondamentale, alla guida della società deve esserci un altro presidente rispetto a quello attuale, De Laurentiis. Cosa è successo? Non mi è piaciuto quello che è stato detto quando me ne sono andato ma non ho mai detto nulla per rispetto del club.
A Parigi ha un contratto da top player, cifre da mille e una notte che lo sceicco ha pagato (64 milioni al Napoli, 10 a stagione al bomber sudamericano) per averlo sotto la Torre. Tutto molto bello ma non è la stessa cosa per l'attaccante abituato all'affetto incredibile dei tifosi partenopei. "Era più difficile uscire di casa ai tempi di Napoli – ha aggiunto Cavani – ma questo è un modo molto particolare di vivere il calcio, il rapporto con la squadra. Anche questo mi ha aiutato a crescere e adesso conservo ricordi indimenticabili".