Cavani fa fallo su Neymar, il brasiliano rifiuta di stringergli la mano
La faccia di Neymar è emblematica. Quando Cavani si avvicina a lui, gli tende la mano per aiutarlo a rialzarsi, il brasiliano si alza di scatto e – zoppicando – si allontana fa un gesto di stizza. Avesse potuto mandarlo a quel paese, l'avrebbe fatto ma s'è trattenuto perché sono compagni di squadra nel Paris Saint-Germain e perché – a giudicare dai precedenti nei loro rapporti – avrebbe alimentato solo polemiche. Cosa è successo? Basta dare un'occhiata all'episodio avvenuto nel corso dell'amichevole giocata all'Emirates Stadium tra la Seleçao e l'Uruguay e vinta dai verde-oro (1-0) con go su rigore segnato proprio dall'ex Barça. O Ney è in possesso della palla e scatta lungo la fascia, il ‘Matadore' lo insegue e lo affronta in contrasto senza fare troppi complimenti e – nel tentativo d'intervenire sulla palla – rifila un pestone all'avversario.
Un gesto non intenzionale, normale dinamica di gioco quando in campo i calciatori danno tutto e ‘tirano indietro la gamba' anche quando si tratta di una partita che dal punto di vista sportivo non ha grande importanza. Cavani ha protestato con il direttore di gara che ha ritenuto falloso quell'intervento avvenuto in ritardo e lo ha ammonito. Il resto è tutto nelle immagini che mostrano prima Neymar a terra che si lamenta – mentre il Matador si allontana dal luogo dov'è avvenuto il fallo senza sincerarsi subito delle condizioni dell'avversario/compagno di squadra. Ci andrà poco dopo ma sarà troppo tardi… è solo un altro capitolo della vicenda che si trascina da tempo, in particolare da quando l'ex attaccante del Napoli fu costretto a cedere lo status di primo rigorista al brasiliano.
Neymar e Cavani, sempre loro. Entrambi sono accomunati anche dal chiacchiericcio di mercato. Sul brasiliano c'è il forte interesse del Real Madrid, che s'è detto pronto ad approfittare di un'eventuale cessione da parte del Psg per questioni di fariplay finanziario. Quanto al bomber di Salto, non è un mistero che il Napoli voglia riportarlo in azzurro per dare ad Ancelotti quell'attaccante di respiro internazionale e che può fare la differenza nel duello con la Juventus in Italia e in Europa.