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Cavani al Tg1: “Balotelli è un campione, non una mela marcia”

Il Matador difende SuperMario: “Nessuno ha diritto di giudicare la vita degli altri. Se un domani potessimo giocare insieme sarebbe bello perchè è un grande giocatore”
A cura di Marco Beltrami
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Cavani al tg1

E’ il calciatore del momento in Serie A, il top player che mezza Europa invidia al nostro campionato e c'è chi sarebbe disposto a fare follie pur di averlo in squadra. Il City, prima di tutto, che poco prima di Natale fece al presidente De Laurentiis un'offerta da 55milioni di euro, e poi il Chelsea, il Real e il Barça. Edinson Cavani, con la tripletta che ha schiantato la Roma, ha confermato di vivere un momento di forma strepitoso impreziosito dal titolo di capocannoniere. La stella uruguaiana del Napoli si è raccontata in una lunga intervista concessa al Tg1, iniziando dai ricordi legati alla sua infanzia:

Da piccolo non mi piaceva tanto uscire, già pensavo a quello che volevo. Mio padre mi diceva che ogni volta che dormivo dovevo essere tranquillo se facevo il mio dovere.

Il centravanti ha in più di un’occasione dimostrato tutto il suo attaccamento alla fede.

Ho tanta fede e ringrazio Dio per quello che mi regala.

Il Napoli ha resistito alla tentazione di cederlo, anche di fronte di proposte indecenti. Un fattore che inevitabilmente ha inorgoglito Cavani.

La risposta della società mi ha dato tanta tranquillità e serenità per continuare a giocare a Napoli.

Mazzarri sostiene: Edinson è cresciuto tanto in azzurro.

Ha ragione quando dice che molto del mio successo viene dalla squadra, ha fatto bene a dirlo. Al di la dei risultati dell'attaccante, delle parate del portiere, delle chiusure dei difensori, tutto il merito va alla squadra e al mister. La partita con la Roma l'ha preparata in una maniera molto speciale ed è per questo che si è arrabbiato in conferenza. Io l'ho vista preparata in modo diversa anche se il mister prepara sempre benissimo le partite. Dovevamo dare un segnale, con noi sudamericani che durante le vacanze mancavamo. Gran parte del merito va al tecnico.

In conclusione anche una battuta su Balotelli. Il sudamericano ha esternato la sua stima per il collega del Manchester City smentendo le parole di Berlusconi che aveva definito SuperMario una “mela marcia”:

Balotelli è un grande giocatore. Ogni tanto può sbagliare. Mi piacerebbe giocare con lui perché è un campione. Lui una mela marcia? Nessuno può giudicare l’altro. E’ un campione italiano che magari regalerà tante soddisfazioni.

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