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Cavani: “Al Psg non gioco come a Napoli”

Il malessere di Cavani schiacciato dalla personalità dirompente di Ibrahimovic. In azzurro era protagonista, al Psg è all’ombra dello svedese: “Non gioco nella stessa posizione che ricoprivo prima”
A cura di Maurizio De Santis
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Vedi Napoli e poi… non segni più. Altro che ‘matador', da quand'è arrivato al Paris Saint Germain a Cavani è toccato il ruolo del ‘picador', quello che nella corrida pungola e prepara il toro, poi scompare dalla scena lasciando la platea al torero… Ibrahimovic. In Italia e con la maglia azzurra segnava valanghe di gol e catalizzava il gioco, sotto la Torre deve accontentarsi del ruolo di comprimario, messo in secondo piano da Zlatan dirompente e micidiale (40 gol in 41 gare giocate finora). I dieci milioni di euro a stagione dello sceicco hanno tenuto a bada i mal di pancia della punta sudamericana ma adesso la luna di miele con la romantica Parigi sembra essere finita. Basta dare un'occhiata al rendimento dell'uruguagio: 2 gol segnati nel 2014, 21 in 33 partite giocate da quando veste la maglia dei capitolini. Al di là del bene e del male a Cavani (e anche al club, a dire il vero) non basta: pagato 64 milioni di euro (il suo costo è stato tra i cinque affari più onerosi nella storia della società transalpina) da lui ci si attendono sfracelli che non sono ancora arrivati.

Cavani da Napoli al Psg

Le chiacchiere del gossip e sulla fidanzata di Cavani dopo la rottura del matrimonio con Maria Soledad hanno scandito gli ultimi istanti della sua avventura a Napoli. Su Twitter e Facebook il nome del calciatore e la curiosità morbosa alimentata sulla vita privata hanno fatto il paio con le notizie del suo addio alla maglia dei partenopei. Quasi un lutto per i tifosi che, perso il matador, il cannoniere prediletto, credevano che dopo di lui ci sarebbe stato il vuoto e s'erano rassegnati a vederlo con la nuova divisa addosso anche a Fifa 14… Almeno fino a quando non è arrivato Higuain che nei loro cuori ha preso il posto dell'ex bomber. Tra Cavani e Blanc – tecnico dei francesi -, invece, non è mai stato ‘amore a prima vista' tanto da sbottare: "Non gioco nella stessa posizione che ricoprivo a Napoli. – ha ammesso a Bein Sports -. Sono un attaccante e so giocare anche per la squadra, recuperando palloni e difendendo, ma segnare è la cosa più bella".

C'è posta per te, Cavani

Cavani alla Juve, Cavani alla Roma… quel ritornello che aveva fatto capolino nelle ultime stagioni in Italia spunta di nuovo a Parigi: Cavani al Chelsea (perché a Mourinho manca un attaccante di spessore) oppure al Manchester United che, in ordine di tempo è l'ennesimo nome accostato al matador. I red devils si avviano all'ennesima rifondazione del dopo Ferguson e i tabloid sono convinti che a fine campionato possa partire l'assalto al bomber triste della Ligue 1. Triste perché a giudicare dalle cifre (come indicato anche dal sito Transfermarkt) Edinson non può essere del tutto soddisfatto: 14 gol in 23 presenze in Ligue 1 (di cui 5 cominciate dalla panchina), 4 reti in 6 gare in Champions e un fastidioso dolorino al tendine d'Achille che lo accompagna da tempo. Al di là del bene e del male, Cavani lontano da Napoli non è più lo stesso.

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