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Catania-Udinese 1-0, decide un rigore di Maxi Lopez

Friulani che recriminano per due pali e due rigori non concessi, oltre che per il rigore “generoso” che ha deciso l’incontro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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rigore di maxi lopez

Il Catania batte l'Udinese 1-0 con un rigore contestatissimo di Maxi Lopez e si aggiudica tre punti pesantissimi nella lotta per non retrocedere. Notte fonda sull'Udinese, ora la panchina di Guidolin sembra a rischio. Friulani che possono recriminare per due pali, due rigori netti non concessi ed un rigore generoso concesso agli etnei, che ottengono il massimo risultato con il minimo sforzo.

Insomma, non è bastato tanto cuore bianconero per portare a casa almeno un punto, e dire che il Catania si presentava all'appuntamento da penultimo in classifica (appena un punto sopra il Chievo Verona fanalino di coda) e senza otto giocatori, tra cui Barrientos e Bergessio. L'Udinese, dal canto suo, continua a mostrare di essere Di Natale-dipendente. I tempi d'oro, con il tridente Di Natale-Quagliarella-Floro Flores (un trio tutto napoletano) sembrano ben lontani. E così dopo un primo tempo equilibrato in cui però il Catania è passato in vantaggio grazie ad un (generoso) rigore di Maxi Lopez, nella ripresa l'Udinese ha provato l'arrembaggio ma non è andata oltre un palo di Pinzi (nel primo, altro palo di Pereyra) e qualche recriminazione arbitrale.

Primo tempoDe Canio si affida in gran parte dell'undici titolare al San Paolo: rientra Guarente dopo la squalifica, mentre Keko parte dal primo minuto. Nonostante la lunga la lista degli infortunati (Cabalceta, Peruzzi, Plasil, Bellusci, Monzon, Boateng, Barrientos e Bergessio), il modulo resta il 3-5-1-1, con Rolin, Legrottaglie e Gyomber davanti ad Andujar; centrocampo con Castro e Capuano esterni, Guarente, Tachtsidis e Almiron centrali, mentre Keko fa da spalla all'unica punta: Maxi Lopez. Anche Guidolin deve rinunciare a tre pedine fondamentali: Di Natale, Maicosuel e Ranegie. Con Domizzi alle prese con qualche fastidio, ma che comunque sarà in campo, il reparto difensivo si completa con Heurtaux e Danilo. Centrocampo a cinque con Pinzi, Pereyra, Lazzari, Silva ed il recuperato Basta; in attacco, orfano di Di Natale, sarà Muriel l'unica punta, con Fernandes a supporto.

Il Catania parte subito forte e al 12′ rischia di passare in vantaggio: Castro scalda i pugni a Brkic, poi sulla respinta ancora l'argentino manca il tap-in vincente. E' un'Udinese nervosa: subito ammoniti Domizzi e Dusan Basta. Poi però, si sveglia: prima Fernandes e poi Pereyra mancano il tocco finale davanti ad Andujar, poi al 24′ numero di Pereyra: serpentina in mezzo a tre avversari e conclusione sporca che si stampa sulla base del palo.

Il Catania, dopo la paura, preme sull'acceleratore ed al 29′ arriva la svolta: Domizzi e Legrottaglie si "abbracciano" a vicenda in area, l'arbitro concede un rigore molto all'italiana. Dagli undici metri, Maxi Lopez realizza il vantaggio siciliano. L'Udinese accusa il colpo e recrimina per un possibile fallo di mano di Tachtsidis, ma l'arbitro lascia correre. La prima frazione di gioco termina così, con l'Udinese innervosite ed il Catania in vantaggio.

Secondo tempo. La ripresa si apre con un cambio per parte: fuori Domizzi per Naldo nell'Udinese, dentro Izco per Almiron. Ritmi, comunque, abbastanza blandi. Dopo circa un quarto d'ora, primo brivido con Danilo che anticipa di un soffio Castro ben appostato in area. Poi è l'Udinese a farsi vedere con Pinzi che prova da fuori area e centra il palo. Passano pochi minuti e Legrottaglie commette fallo di mano in area, non ravvisato dall'arbitro: protesta ferocemente Muriel, anche lui ammonito.

E' il momento "migliore" per l'Udinese, che non riesce comunque a creare niente di pericoloso, ed anzi è il Catania a riprendere lentamente il ritmo di gioco ed a provare il raddoppio, sempre nell'aria, ma che tarda ad arrivare. Finisce dopo cinque minuti di recupero, per il Catania sono tre punti d'oro. Friulani che possono recriminare su tanti episodi, ma che senza Di Natale appaiono senz'anima.

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